“Mulin Vecio”, spunta un fittavolo

SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA. Asta con sorpresa per il Molino Vecchio in valle, lo storico edificio alle porte delle “Fontane bianche” di Fontigo, da tempo pignorato a R.M. e ora messo in vendita dal tribunale di Treviso. E di questi giorni, infatti, la richiesta di "revisionare" il capitolato d’asta da parte di Pierantonio Callegher, presidente della fondazione Amica Madre Terra di Pieve di Soligo, che sostiene di aver sottoscritto con l'ex proprietario un regolare contratto d'affitto di conduzione del terreno e fruizione della casa nel luglio 2012 per la durata di 20 anni. «Un contratto regolarmente stipulato, sottoscritto liberamente fra le parti contraenti, controfirmato da testi e registrato a termini di legge», ribadisce l’agricoltore pievigino. Secondo Callegher, l'affitto del terreno si inseriva nel progetto "Orti per la vita", attraverso il quale la sua fondazione avrebbe creato degli orti sociali a Sernaglia, assegnando fondi di circa 300 mq a persone disoccupate e con famiglia a carico, coinvolgendo nell'operazione anche professionisti ed associazioni di categoria. Tutto fu regolarmente stipulato nel 2012, anche se poi il progetto "Orti per la vita" presso il Molino non decollò.
Tant’è che il presidente-fittavolo ha già dato mandato al proprio legale «per tutelare i nostri diritti di esercizio per l’intera durata dell’affitto», ovvero sino a luglio 2032. Cade dalle nuvole, invece, il presidente della neonata associazione "Mulin vecio in val", nata nei mesi scorsi dal connubio tra il locale circolo Legambiente, la “Pedrè” di Falzè di Piave e le Pro Loco di Sernaglia e Fontigo, proprio per partecipare all’asta, acquistare e restituire alla comunità sernagliese un simbolo del paese da più di 150 anni. «Dai documenti del tribunale, non traspare nulla di questa vicenda», afferma Adriano Ghizzo, professando tranquillità e ribadendo il significato altamente storico e culturale della nuova associazione. Ii soci di “Mulin vecio in val” si riuniranno in assemblea martedì 1 luglio prima della partecipazione all’asta. All'associazione, superando ogni più rosea previsione, hanno finora aderito una cinquantina tra privati, aziende e ssociazioni, con quote da 1.000 a 20mila euro.
Glauco Zuan
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