Motta, ponte troppo stretto «I pedoni rischiano la vita»

Collegamento a rischio per chi va verso l’ospedale da Malintrada e da Redigole Il consigliere Tolotto: «Bisogna intervenire». Il sindaco: «Quando avremo i soldi»

MOTTA. L’assenza di un attraversamento sicuro sul fiume Monticano per poter raggiungere l’ospedale e il centro mottense da parte di pedoni e ciclisti è un problema molto sentito dalla cittadinanza, soprattutto dagli abitanti di Malintrada e della località Redigole.

Unico punto di collegamento tra i due centri con il capoluogo è il vecchio ponte di Redigole, quotidianamente percorso da un alto numero di veicoli. Ma il ponte possiede una larghezza ridotta della carreggiata e costringe così i mezzi ad alternarsi per il passaggio. Difficile, ma non impossibile il transito di due automobili in contemporanea, con il rischio però di perdere gli specchietti senza la dovuta attenzione.

Il problema maggiore tuttavia è percepito dai ciclisti e pedoni che usufruiscono della pista ciclabile di Malintrada, che dovrebbe collegare il paese con il capoluogo. Diverse sono state le segnalazioni da parte dei cittadini negli anni per richiedere la costruzione di una passerella ciclo-pedonale, per poter passare in sicurezza il fiume, senza il rischio di essere investiti dalle auto di passaggio.

Un argomento che nelle ultime settimane è tornato in voga, soprattutto per la prossima costruzione di una passerella della stessa natura che collegherà la località di Albano con il centro mottense. «Parliamo di due opere fondamentali, bene per Albano, ma bisogna pensare anche al ponte di Redigole», ha dichiarato il consigliere di minoranza Paolo Tolotto, «la passerella sul Monticano è un’opera di cui abbiamo parlato molto in campagna elettorale. So che in teoria dovrebbe esserci un progetto. È un punto critico della nostra viabilità. Il ponte è stretto ed è pericoloso per tutti i cittadini che usufruiscono della pista ciclabile per andare in centro. Bisogna promuovere la viabilità che non prevede l’utilizzo di veicoli e non sacrificarla. È sicuramente un problema che va risolto».

«Nel programma elettorale abbiamo inserito l’opera», ha spiegato il sindaco Alessandro Righi, «la Provincia non ha i soldi per poter realizzare la passerella, ci sono delle priorità. Il progetto c’è e abbiamo tutta l’intenzione di realizzarlo, ma al momento mancano le risorse. Appena verrà pubblicato un bando inerente presenteremo il progetto. Le gare sono l’unico mezzo per riuscire a realizzare le opere pubbliche necessarie al territorio, senza contributi è molto difficile. La realizzazione della passerella, se non sbaglio, prevede un costo di 500mila euro, una somma che senza contributi non possiamo certo permetterci. Mentre rifare il ponte costa dai 3 ai 5 milioni di euro. Stiamo parlando di una struttura che non presenta problemi di stabilità. La Provincia in questo momento ha sicuramente altre priorità. Appena uscirà un bando presenteremo il progetto». Insomma, il problema è al centro dell’attenzione ma al momento non ci sono i soldi per rifare il ponte. –

Gloria Girardini

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