Brindisi e caffè durante le messe, scontro sul plateatico al duomo di Motta

Per la consigliera Buran i tavoli all’aperto della pasticceria «sono uno scempio». La titolare dell’attività chiarisce: «Mai una lamentela e non serviamo durante i funerali»

Rosario Padovano
Il plateatico contestato davanti al duomo di Motta
Il plateatico contestato davanti al duomo di Motta

Il plateatico di fronte al duomo di Motta fa discutere e divide i cittadini. La consigliera comunale di minoranza Stefania Buran, (Forza Italia), si scaglia contro il plateatico della pasticceria “Al Duomo”, definendolo uno scempio. «Io non ho nulla contro l’attività in sé» dice Buran, che porterà il caso in consiglio, «però quel luogo non è idoneo. Questo tema l’avevo già portato in consiglio comunale mesi fa: avevo proposto che mettessero piuttosto delle fioriere, qualcosa che dividesse le sedie del bar, per esempio dal punto da cui arriva il carro funebre durante i funerali. Una questione di rispetto».

«E’ una strumentalizzazione politica, non abbiamo mai avuto lamentele, nemmeno dalla parrocchia», dice la titolare della pasticceria Martina Dall’Acqua.

Oltre alle annotazioni estetiche ed etiche, per la consigliera ci sono anche dei problemi pratici, per lo spazio occupato dal plateatico in caso di funzioni molto partecipate. «Il carro funebre non riesce a fare manovre. Credo che il rispetto per chi accompagna i propri cari nell’ultimo saluto debba venire prima di ogni logica commerciale», prosegue Buran. «Trovarsi un plateatico a pochissimi metri dall’ingresso della chiesa, proprio durante le funzioni funebri, lo trovo irrispettoso. Nessuno», conclude, «vuole ostacolare il lavoro dei commercianti, ma esistono luoghi e contesti: una soluzione alternativa in piazza Luzzatti sarebbe stata certamente più consona. Spero che chi di dovere possa riflettere su questa disposizione».

La proprietaria della pasticceria Martina Dall’Acqua difende il proprio operato. «Il plateatico esiste dalla nostra apertura il 6 dicembre 2023 con tutte le autorizzazioni. Riguardo all’impossibilità del carro funebre di fare manovra non ci sono mai pervenute segnalazioni», puntualizza. «Per il periodo natalizio e invernale abbiamo voluto dare la possibilità ai nostri clienti di accomodarsi e essere serviti anche all’esterno in un posto riscaldato e addobbato a tema natalizio. Abbiamo sempre rispettato altre attività, persone, e la chiesa e ci siamo resi disponibili alla piena collaborazione con tutte le associazioni. Il nostro locale durante i riti funebri o altri riti non effettua servizio al tavolo esternamente nel pieno rispetto del defunto e della famiglia. Siamo in contatto con la parrocchia e come già accaduto, senza tante polemiche, nel limite di tempi e possibilità, spostiamo il plateatico per loro esigenze. Se la polemica invece ha fini politici», conclude Dall’Acqua, «ricordo che danneggia un’attività che svolge un servizio alle persone».

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