Motta dice no al nuovo Centro Risorse

Il consiglio comunale si esprime contro l’ampliamento, si attende ora la decisione della commissione regionale Via
Di Claudia Stefani
FG MOTTA incendio centro risorse
FG MOTTA incendio centro risorse

MOTTA DI LIVENZA. È stata accolta con un applauso dal folto pubblico riunito in sala consigliare la ferma presa di posizione dell’amministrazione Speranzon contro il progetto di adeguamento e valorizzazione del Centro Risorse. La maggioranza ha varato un altro documento rispetto a quello proposto dai gruppi di minoranza di Motta Civica e 5 Stelle, ma che non cambia la sostanza: «Il consiglio comunale mottense esprime forte diniego e contrarietà al progetto del Centro Risorse».

Oltre un centinaio di persone ha assistito giovedì sera al consiglio comunale. A presentare la posizione della maggioranza è stato l’assessore all’Ambiente Carlo Pesce. «L’espressione di un parere negativo a prescindere solo perché si parla di trattamento rifiuti non ci sembra una scelta razionale», ha esordito Pesce, «Oltre ad avere attentamente studiato la documentazione messa a disposizione dalla ditta e aver chiesto delucidazioni in merito, aver raccolto le indicazioni preliminari della commissione Via, abbiamo individuato una persona terza, altamente esperta del settore, il professor Gioacchino Nardin dell’università di Udine, affinché valutasse il progetto del Centro Risorse».

Pesce ha sottolineato che la giunta non ha risposto con un no a priori, ma a scelto di valutare attentamente la proposta dell’azienda.

«Asseverato» -ha concluso Pesce- «che i nuovi processi di trattamento proposti, essenzialmente legati al processo definito “distillazione solida frazionata”, così come presentato, non ha prestazioni tecniche ed ambientali consolidate e certificate tali da poter effettuare uno studio di impatto ambientale ed una richiesta di autorizzazione integrata ambientale congruenti con l’effettivo funzionamento dell’impianto e confermando la volontà, ribadita in campagna elettorale, di non volere impianti che utilizzino rifiuti principalmente come combustibili per produrre energia, esprimiamo la nostra contrarietà al progetto». Una presa di posizione ben chiara che non lascia spazio ad equivoci di sorta.

I gruppi di minoranza avevano inoltre chiesto di modificare alcune norme al piano degli interventi per evitare che in futuro altre attività simili possano insediarsi nel territorio comunale.

La maggioranza ha proposto il ritiro dell’ordine del giorno presentato dalle minoranze al fine di concordare una proposta condivisa da portare in approvazione nel prossimo consiglio comunale.

Le minoranze hanno rifiutato, spiegando che non c’era molto da concordare ma semplicemente ripristinare la normativa del 1999.

La maggioranza ha quindi bocciato la proposta della minoranza con l’impegno ad elaborare una nuova proposta condivisa.

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