Morto in montagna, disposta l’autopsia

CODOGNE’. Sarà eseguita l’autopsia per stabilire con precisione i motivi che hanno portato al decesso di Antonio Codognotto, l’imprenditore agricolo di 61 anni di Roverbasso. L’esame dovrebbe essere eseguito domani nell’ospedale di Udine, dove era stata trasportata la salma. Solo successivamente potrà essere concesso il nulla osta per la sepoltura ed essere quindi stabilito il giorno dell’ultimo saluto. Antonio Codognotto è stato stroncato da un arresto cardiaco, provocato probabilmente da un aneurisma, domenica mentre stava salendo sul “Sentiero del pellegrino”, sulle alpi Giulie, verso il Monte Lussari. La giornata era ideale per sfuggire alla calura della pianura e con il fratello Mario e il cognato era partito da Roverbasso, dove viveva in via Roma e aveva i suoi terreni.

Il malore l’ha colto a pochi passi dalla vetta, mentre stava terminando l’escursione con gli amici, ad un’altezza di 1.750 metri. La lunga salita di due ore era andata bene.

Sulla sommità, a 1.789 metri, si trova il santuario dedicato alla Vergine Maria, metà di pellegrinaggi in un territorio al confine tra Italia, Austria e Slovenia.

Il sessantunenne ha perso conoscenza e non si è più ripreso, nonostante i disperati tentativi del personale Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico di Cave di Predil, che si sono mobilitati insieme alle forze dell’ordine. Si era alzato in volo anche l’elisoccorso. L’improvvisa morte dell’imprenditore, che gestiva la società agricolo insieme al fratello, ha suscitato cordoglio in paese.

«Gentile e sempre sorridente», lo ricordano quanti l’hanno conosciuto e sono rimasti turbati dalla tragedia avvenuta in montagna. Antonio Codognotto non soffriva di particolari problemi di salute. Secondo i primi accertamenti medici si sarebbe trattato di un aneurisma, che spesso è asintomatico e presentarsi in modo improvviso e violento. Il funerale si svolgerà nei prossimi giorni, la data verrà fissata dopo l’autopsia, che verrà effettuata nel nosocomio di Udine.

(di.b.)