Morto Francesco La Valle, pretore d’assalto

È spirato lunedì a 83 anni, nella casa di Cavaso dove si era ritirato. Sue le grandi inchieste su Topazio, Piave e Cassamarca

E' morto nella sua casa a Cavaso del Tomba, lunedì notte, Francesco La Valle, 83 anni, arrendendosi ad una lunga malattia che aveva messo a dura prova il suo fisico, ma non corroso lo spirito. Pretore penalista, magistrato di Cassazione, avvocato, libero docente di diritto amministrativo a Padova e, infine, giudice di pace a Cittadella, aveva iniziato la sua carriera a Venezia, per poi passare a Treviso nel 1971 e ad Asolo nel 1978.

Amante della storia, diede vita all’associazione Magnifica Comunità dal Piave al Brenta, facendosi nominare presidente dai sindaci dell’epoca, il progetto fu l'embrione delle future Aziende di promozione turistica. «Progetto magnifico molto ostacolato, forse perché voleva tutelare il territorio, Possagno in particolare» ricorda Lorenzo Capovilla, che ne sottolinea anche l’importante contributo storico. « Il libro da lui promosso "Americani sul grappa" a cura di Giovanni Cecchin" con la sua prefazione e documenti inediti di Heminway, è di straordinaria importanza». Una carriera fatta di processi importanti: decine quelli istruiti con il vecchio codice di procedura penale, soprattutto nel campo della salute e dell’ambiente. Uno dei più clamorosi fu quello dell'olio di colza, nel 1974, che coinvolse tre ministri. E poi il processo per le schedature deella Cassa di risparmio, contro gli scavi abusivi nel Piave. Dopo la strage di Bologna, il suo nome era stato trovato negli schedari delle Brigate Rosse e per questo gli era stata affidata una scorta, che però lui non volle: non voleva che altri morissero per lui. «Un uomo di sinistra, lui si definiva un pretore in trincea: voleva guardare le persone negli occhi e, negli anni, qualcuno che era stato condannato da lui lo ha ringraziato perché gli ha riconosciuto il senso di giustizia» ricorda la moglie Daniela. «Ha lasciato come volontà, quella di piantare dei cedri del Libano nel bosco che lui tanto amava e curava». Dal 1975 viveva a Cavaso, dove conduceva una vita molto ritirata e dove venerdi 17, giorno del suo compleanno, sarà celebrata alle 14 una funzione di memoria, aperta a quanti lo desiderano. Lascia la moglie Daniela e i figli Aram e Francesca (info: Onoranze funebri Brotto 0423.53299). —

Maria Elena Tonin

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