Morto Elvio Rizzato Fondò una rete di concessionarie Alfa

È morto Elvio Rizzato, fondatore di una delle più grandi reti di concessionarie d’Italia. Quasi tutti coloro che a Treviso o a Venezia, tra gli anni 80 e 90, si sono comprati un’Alfa Romeo si sono rivolti alle concessionarie Rizzato. L’imprenditore è mancato martedì notte, all’età di 80 anni.

Il venerdì precedente era stato colpito da un’emorragia cerebrale; la corsa in ospedale, e i cinque giorni di lotta non sono bastati a salvarlo. Rizzato negli ultimi anni era stato psicologicamente fiaccato dal processo per bancarotta fraudolenta che lo aveva coinvolto a seguito del fallimento della sua rete di concessionari; ma fisicamente non aveva alcun problema di salute.

Amava rifugiarsi nella sua famiglia e nella sua Africa. Ne era rimasto stregato insieme alla moglie Rina, tanto da decidere di fondare una Onlus in Kenya, la Pleasant Home. Attraverso l’associazione era riuscito ad aprire un orfanotrofio, chiamato Pleasant Garden, per il grande giardino in cui i bambini ospiti potevano giocare. In Africa Rizzato aveva trovato un’altra ragione di vita, oltre alla famiglia – lascia anche i figli Simona e Luca, oltre ai nipoti - e all’impresa. Con le auto aveva iniziato a lavorare da giovanissimo. Appena 12enne era entrato nella concessionaria dei fratelli Negro a Treviso, dove si occupava della mansioni più umili. Poi aveva deciso di fare da sè, restando nello stesso settore. Prima diventando socio di Autoimport, e poi aprendo sul Terraglio a Preganziol la concessionaria, proprio a fianco a Marazzato. L’Alfa Romeo decise di affidargli la provincia di Venezia, e da lì scaturirono le apertura a Tessera, Spinea e San Donà. Un impero arrivato a toccare i 200 dipendenti con un fatturato che sforava i 100 milioni, fino al fallimento del 2011. A causa delle limitazione dell’emergenza coronavirus non ci sarà un funerale, ma una messa in suffragio appena sarà consentito. —

F.C.

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