Morto Daniotti, per anni medico legale

Ha guidato anche il Pronto soccorso, sue innumerevoli consulenze per il tribunale. Funerale domani

La sanità trevigiana perde uno dei suoi monumenti. A 91 anni, in una stanza della casa di cura San Camillo, è spirato Giovanni Daniotti, storico responsabile del Pronto Soccorso dell’ospedale, prima a San Leonardo, poi al Ca’ Foncello.

Laureatosi all’università degli studi di Padova in medicina e chirurgia, Daniotti era entrato all’ospedale nell’immediato dopoguerra, vivendo in prima persona il rientro dei reparti al San Leonardo dopo che l’ospedale era stato «sfollato» a Casier durante il secondo conflitto mondiale, dai padri Sacramentini. E quindi la riconversione civile del Ca’ Foncello, con il passaggio negli anni dal centro storico al nuovo polo fuori dal centro storico, sempre in riva al Sile, nella zona oltre la Polveriera.

E all’ospedale trevigiano avrebbe lavorato per oltre 40 anni, fino al 1989, quando andò in pensione.

Aveva cominciato nella divisione chirurgica, poi aveva assunto la guida del pronto soccorso, che ha retto fino al 1971, quando divenne primario di medicina legale presso l'ospedale di Treviso, incarico retto per 18 anni.

Prima e dopo la pensione, Daniotti ha esercitato la libera professione quale medico legale: innumerevoli anche le sue consulenze d'ufficio per il tribunale di Treviso.

E’ stato uno degli esponenti della generazione formatasi alla scuola del professor Sternini, che allineava fra gli altri Chinaglia e Azzi (poi anche sindaco repubblicano negli anni ’70, il primo non Dc dopo il 1948).

Uomo di profonda fede, Daniotti aveva la passione degli studi biblici. E possedeva una ricca collezione.

Vastissimo il cordoglio, non solo negli ambienti medici e ospedalieri. Era un personaggio notissimo.

«Un autentico pilastro nella storia novecentesca dell’ospedale», dice commosso Domenico Stellini, già direttore generale dell’allora Usl 10 e poi dell’Usl 9, «che ha vissuto il passaggio chiave del dopoguerra, con il trasferimento progressivo dei reparti da San Leonardo al Ca’ Foncello. Quando ci fu la riforma del pronto soccorso, assunse il primariato di medicina Legale. Sul piano professionale aveva una grandissima preparazione, e aveva interpretato perfettamente lo spirito della medicina legale: mettere la medicina al servizio della legge. Era persona affabile e amabilissima: quanti aneddoti sapeva della vita dell’ospedale..»

Daniotti lascia la moglie Maria Luisa, e i figli Enrico, oculista al Ca’ Foncello, e Massimo, avvocato.

I funerali saranno celebrati domani alle 14, nella chiesa parrocchiale di Sant’Agnese in borgo Cavour.

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