Moriago: anabolizzanti nei tori Chiesto il dissequestro al Tar
MORIAGO.
Lo scorso giugno, nel corso di una normale ispezione, i tecnici dell'Uls riscontrarono delle tracce di clenbuterolo, un anabolizzante, nell'urina di un toro preso a campione. Da lì partì il caso che coinvolse l'azienda agricola «La Rocca» di Moriago, di proprietà dell'imprenditore Mosè Corazzin, titolare anche dell'omonimo gruppo di mobilifici. L'esito di quell'ispezione costrinse le autorità a porre sotto sequestro l'intero allevamento di circa 1.400 bovini e, successivamente, ad emettere un'ordinanza di abbattimento del toro con la distruzione di carni e viscere. Ora «La Rocca», assistita dagli avvocati Tomas Stragliotto e Pierfrancesco Zen, è ricorsa al Tar contro i provvedimenti firmati da Ulss 7 e Comune di Moriago della Battaglia. All'epoca, l'azienda agricola imputò l'eventuale presenza di clenbuterolo agli integratori che, acquistati da un fornitore abituale, venivano somministrati alle bestie con il mangime. Curiosamente, il clenbuterolo è la stessa sostanza dopante che lo scorso settembre costò una sospensione al ciclista spagnolo Alberto Contador. Il vincitore del Tour attribuì le responsabilità ad un pasto a base di filetto spagnolo. (g.z.)
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