Morì a soli 25 anni dopo l’intervento Denunciata l’Usl 8

MONTEBELLUNA. Chiedono di sapere perché il loro ragazzo di soli 25 anni è morto il 27 maggio scorso dopo un intervento chirurgico, vogliono la verità che mai, tuttavia, potrà lenire un dolore grande come la perdita dell’unico figlio. A quasi tre mesi dalla tragedia, i genitori di Patrizio Benetti, assistiti dall’avvocato Ilaria Pempinella di Treviso, presenteranno nelle prossime ore una denuncia-querela contro l’Usl 8. Il loro ragazzo, che viveva a Postioma di Paese, è stato curato all’ospedale San Valentino di Montebelluna.
Qui è stato operato il 21 maggio 2013 ed è morto pochi giorni dopo. La denuncia-querela è per omicidio colposo.
Al momento contro l’azienda sanitaria di Asolo e Montebelluna, ma non è escluso che in un secondo momento possa essere circostanziata a uno o più medici. «No comment», fanno sapere dalla direzione sanitaria dell’Usl 8, in attesa che la famiglia muova formalmente i suoi passi.
Un decesso, quello di Patrizio Benetti, che lavorava come impiegato in uno studio commercialistico a Istrana, al momento senza un motivo.
«La denuncia-querela è un atto dovuto: dopo tre mesi, non si sa perché Patrizio è morto. Capiamo che cuore si è fermato, ma vogliamo capirne il motivo. Chiediamo quindi di andare a fondo per determinare le reali cause del decesso», chiarisce l’avvocato Pempinella. Attraverso la denuncia-querela, i genitori del venticinquenne chiedono in particolare di fare luce sull’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto il figlio.
La diagnosi parla di fistola persistente e ascesso peritoneale. Nei primi anni di vita, Benetti era stato operato di appendicite.
Nel 2012 era stato ricoverato in due occasioni al San Valentino per fortissimi dolori all’addome. Gli esami specialistici a cui era stato sottoposto, tra cui le colonscopie, avevano evidenziato la presenza delle fistole, ma i medici avevano ritenuto di non intervenire.
Tra il 2012 e il 2013, Patrizio Benetti aveva dovuto affrontare un anno molto difficile: era dimagrito vistosamente, perdendo una quindicina di chili, e il suo fisico si indeboliva sempre più.
Nonostante questo, non aveva mai perso il sorriso e la voglia di vivere. Ad aprile 2013, la nuova colonscopia aveva individuato ancora le fistole. I medici avevano quindi deciso di intervenire a maggio.
Patrizio poteva essere operato nelle condizioni fisiche in cui si trovava? È successo qualcosa durante l’intervento? Andava operato prima? Interrogativi, questi, ai quali la famiglia Benetti chiede una risposta. Per fare luce sulle cause del decesso, i genitori di Patrizio hanno nominato come consulente di parte il dottor Antonello Cirnelli di Portogruaro.
«E dopo tre mesi, nonostante i solleciti alla direzione sanitaria», conclude l’avvocato Pempinella, «al nostro medico legale non sono stati ancora forniti gli esiti degli esami autoptici». Per la famiglia di Patrizio è tempo di chiarezza.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso