Montebelluna, tredicenni tentano di rapinare i coetanei
Prima hanno chiesto soldi con insistenza, poi hanno sfilato un portafoglio: nasce un parapiglia, arrivano i carabinieri

Prima hanno chiesto a un ragazzino se aveva soldi da dar loro, e alla sua risposta negativa gli hanno sfilato la cover del telefonino per verificare se li teneva lì e gli hanno fatto svuotare le tasche per accertarsi che non avesse effettivamente denaro con sé.
Poi hanno provato con un altro ragazzino e ne è nato un parapiglia con tanto di inseguimento concluso quando sono arrivati i carabinieri, chiamati dalla gente che era in centro. I due autori sono stati identificati, ma il giorno dopo erano ancora tranquillamente in giro per le strade del centro. Si tratta di un maschio e una ragazzina, tredicenni entrambi.
Le due aggressioni
Erano all’incirca le 19 quando si sono verificati i fatti: il ragazzino che avevano preso di mira era in piazza D’Annunzio, lì dove ci sono le giostre. I due gli si sono avvicinati, gli hanno chiesto se aveva dei soldi, lui ha risposto di no, allora gli hanno detto di far vedere il telefonino e dal cellulare hanno sfilato la cover per vedere se li teneva lì e gli hanno detto di svuotare le tasche.
Nessuna minaccia diretta, ma evidentemente è stato sufficiente l’atteggiamento da bulli a indurre il ragazzino a far vedere che in tasca non aveva soldi, né sotto la cover del telefono.
Fallito quel tentativo, hanno preso di mira un altro ragazzino, prima gli hanno chiesto di far provare gli occhiali, lui ovviamente ha risposto picche ma intanto uno dei due aggressori era riuscito a sfilargli il portafoglio dal marsupio, lui se l’è ripreso ed è scappato, inseguito dai due tredicenni, inseguimento concluso in piazza Marconi dove c’è stato un parapiglia e c’è stato chi, tra cui alcuni amici del ragazzino vittima, è intervenuto a sua difesa. Così sono volati spintoni e schiaffi e chi assisteva alla scena ha telefonato subito alla centrale operativa dei carabinieri. In piazza Marconi è arrivata una pattuglia e i due tredicenni sono stati identificati.
La denuncia della madre
«Ma era tutto il pomeriggio che si comportavano così, che prendevano di mira i loro coetanei o ragazzini più piccoli per cercare di farsi dare dei soldi – racconta la mamma di uno dei ragazzini presi di mira – Non è ammissibile che un ragazzino non possa stare tranquillo in piazza senza venire preso di mira da questi bulletti. E non siamo chissà in quale periferia, ma in pieno centro storico, dove c’è gente. Cosa deve fare una mamma? Non può nemmeno lasciare che il proprio figlio guardi da solo le giostre perché ci sono questi pronti a a prenderlo di mira? E non hanno paura neppure di affrontare gli adulti. Lunedì sera abbiamo chiamato i carabinieri, sono arrivati, li hanno controllati ma poi non è cambiato nulla, ieri erano ancora qui in giro». —
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