Montebelluna, si uccide un ragazzo di 23 anni

Montebellunba. Sotto choc l'intera comunità. Sconcertante bilancio di quest'ultimo mese. Crepet: " E' il momento di intervenire darvvero"
i carabinieri in sopralluogo
i carabinieri in sopralluogo

MONTEBELLUNA. Un'altra tragedia nella marca trevigiana. Un altro ragazzo che decide di togliersi la vita. Aveva 23 anni. A scoprire il corpo in mattinata sono stati, pare, i familiari. Non è ancora chiaro cosa sia successo e quali siano le cause che hanno portato il giovane a togliersi la vita a poche ore di distanza da un'altra tragedia sulla quale stanno indagando gli investigatori, avvenuta a Parma, dove è stato trovato morto un 25 enne universitario trevigiano e dove in queste ore sembra concretizzarsi ancora l'ipotesi del suicidio.

Giulio Piovesan
Giulio Piovesan

Per la pronvincia è l'enesimo dramma, ad appena una settimana dal suicidio di Enrico Gaggion di appena 18 anni di Ponte di Piave, studente dell’ultimo anno dell’Itis “Volterra” di San Donà di Piave. Prima di lui, il 25 febbraio, la provincia aveva dovuto confronttarsi con la morte di un ventenne, studente a Castelfranco, suicidatosi in casa a Galliera Veneta. E ancor prima con i drammatici gesti di un ragazzo di 22 anni gettatosi sotto un treno a Cassola (era il 20 febbraio scorso) e con la morte choccante di un 15enne, che ha scelto di togliersi la vita ad inizio febbraio nella sua casa a San Vendemiano, il 16 febbaio.

L'OPINIONE. La «paura del fallimento» e «un'iperprotezione» verso i figli che li fa crescere con una sorta di «Aids degli anticorpi psicologici» sono, secondo lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet , i due elementi che caratterizzano le giovani generazioni, tanto che il suicidio è diventato la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali. Un problema rispetto al quale Crepet usa parole forti e si appella alle coscienze politiche e sociali di Treviso. «Spaventa la tremenda solitudine giovanile ma non possiamo limitarci a parlare di questi ultimi sei funerali. Sono vent'anni che discutiamo di suicidio giovanile, serve qualcosa di concreto. Amministratori locali, presidi, insegnanti, genitori, politici: fate qualcosa, affrontate la questione. Io sono a disposizione per confrontarci tutti insieme su questa emergenza, per parlare con i genitori e con i ragazzi»

Paolo Crepet, psichiatra
Paolo Crepet, psichiatra

Ma la lista delle vittime del mal di vivereA nella MArca si allunga tenendo conto degli adulti che hanno scelto di uccidersi. A far scalpore, domenica scorsa, tre morti in una notte, tra cui una psicologa, suicida nella casa di Conegliano con la pistola del padre

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso