Un tavolino fuori posto, multa da 1.400 euro al bar

A Contea di Montebelluna il locale Da Rosetta sanzionato per occupazione abusiva. Il titolare Oreste Santin: «Stangata senza spiegazioni, con l’Ascom farò opposizione»

Enzo Favero
Il Bar Sport da Rosetta a Conte
Il Bar Sport da Rosetta a Conte

Quando ha visto arrivargli una sanzione di 1.444 euro da Abaco per occupazione abusiva di suolo è cascato dalle nuvole. Oreste Santin, titolare del Bar Sport da Rosetta a Contea, proprio non aveva idea a cosa si riferisse.

Lo ha scoperto, almeno pare: a un tavolino con tre sedie attorno e un ombrellone che aveva messo ai tempi del Covid per tenere più distanziati i clienti. Lo aveva collocato di fianco allo spazio dove da tanti anni ci sono altri tavolini e sedie davanti al bar e sotto alla tenda che si estende dallo stabile.

«Non riesco a pensare ad altro che a questo tavolino messo dove c’è un passo carraio inutilizzato dello stabile dove ha sede il bar perché non mi è arrivata alcuna spiegazione, solo questa sanzione – dice – Ma è tutto in area privata, non pubblica. Penso si tratti di quel tavolino perché un paio di anni fa ho visto un ragazzo che dalla strada fotografava proprio quell’angolo, gli ho chiesto cosa facesse, lui non ha risposto e se ne è andato. Se c’è qualcosa che non è in regola, almeno me lo dicano, così rimedio, invece mi è arrivata la multa e non so neppure a cosa si riferisca di preciso».

Nelle carte arrivate assieme alla salatissima multa si parla solo di tavoli, sedie e ombrelloni non autorizzati, situazione rilevata a ottobre 2023: 840 euro di indennità di occupazione abusiva, 560 euro di sanzione pecuniaria, un po’ di interessi legali e così sono venuti fuori i 1.492 euro, ridotto a 1.444 se pagati entro 60 giorni per un’area che nell’accertamento viene indicata in 65 metri. Quindi si può pensare che si tratti di tutta l’area, non solo l’ultimo tavolino arrivato lì.

«Ma è tutta area privata, non una piazza pubblica, dove ci sono i tavolini – fa notare Santin– anche l’ultimo che ho messo è in area privata, non c’è alcuna occupazione di suolo pubblico».

La prima cosa che ha fatto è stata di mettere la pratica in mano all’Ascom di Montebelluna per capire a cosa si riferisce e come opporsi. «Già il lavoro è diventato difficile – commenta Oreste – se poi ti arrivano sanzioni del genere ti passa la voglia di darti da fare».

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