Montebelluna e Castelfranco Controlli su plateatici e locali
Montebelluna
Se potessi chiuderei le scuole, ma visto che non lo posso fare provvederò a ricordare la necessità dell’uso delle mascherine e del distanziamento sociale». Elzo Severin, sindaco reggente di Montebelluna, medico in pensione, vorrebbe misure ancora più drastiche per contenere i contagi, ma le armi di cui dispone limitano i suoi interventi. «Raccomanderò agli agenti della polizia locale di pattugliare le zone di ritrovo dei giovani per far sì che vengano usate le mascherine e si mantengano le distanze», afferma Elzo Severin, «sapevo che con la riapertura delle scuole sarebbero ripartiti i contagi: se fossero rimaste chiuse la situazione ora sarebbe meno pesante, ma non è nelle mie facoltà disporre di tenere chiuse le scuole. In città abbiamo avuto un indice di mortalità da Covid-19 dell’1,78 per mille, un po’ inferiore alla media provinciale, ma i contagi sono ripartiti in modo preoccupante e quindi ci vuole la massima attenzione. È necessario che tutti rispettino le norme e se non lo fanno vanno fatte rispettare. Per questo già l’altro ieri ho preso contatto con i carabinieri e col comando della polizia locale per chiedere al loro presenza nei luoghi dove si ritrovano i giovani per evitare che si creino assembramenti che diventerebbero veicolo di contagi».
E a Castelfranco?È una delle località più frequentate nella Marca per la passeggiata pomeridiana, meta di tante persone che arrivano dai Comuni limitrofi e non solo: e, a maggior ragione, nell’ultimo weekend giallo il centro di Castelfranco sarà un vigilato speciale. In particolare i locali di piazza Giorgione, dove si concentra il maggior numero di persone e dove, in particolare sotto i portici, spesso si verificano assembramenti. «Abbiamo già iniziato la settimana scorsa», spiega il sindaco Stefano Marcon, «a monitorare i plateatici affinché vengano rispettate le regole, innanzitutto il distanziamento e l’uso della mascherine. Purtroppo abbiamo a che fare con un nemico che sembra non ci sia perché invisibile ma non dobbiamo mai abbassare l’attenzione». I dati circa la diffusione del virus non sono particolarmente preoccupanti nella città di Giorgione, «ma sono in linea con il trend, ed è necessario quindi essere cauti». Già in passato Marcon aveva raccomandato l’uso permanente della mascherina anche seduti ai tavolini all’esterno, levandola solo per i momenti necessari per la consumazione di quanto ordinato.
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