Montebelluna, accolto il ricorso e niente playout

Calcio serie D: biancocelesti di nuovo salvi, l'Opitergina cambia avversario
IL LUMINARE. L’avvocato Mattia Grassani
IL LUMINARE. L’avvocato Mattia Grassani
MONTEBELLUNA. Contrordine, tutto torna come prima: Montebelluna salvo e Montecchio ai playout. La Corte di Giustizia Federale ha accolto ieri il ricorso del club biancoceleste, annullando la delibera del giudice sportivo con cui era stata inflitta la sconfitta 3-0 a tavolino e ripristinando il risultato ottenuto sul campo: 2-1 con l'Este nell'ultima di campionato e salvezza in cassaforte. Niente playout fratricida con l'Opitergina (che incrocerà invece il Belluno) e Ivanoe Lanzara allenatore solo per due giorni: ieri, arrivata la notizia, attorno alle 17.30, i ragazzi hanno iniziato a festeggiare. Stavolta sul serio. Tutto finito? O ci sarà un seguito a carte bollate? Stando alla difesa del Montebelluna, il giudizio non sarebbe più appellabile, trattandosi di società dilettantistiche. «Questa sera (ieri, ndr) ci riuniremo tutti, ma solo per iniziare a programmare la prossima stagione - afferma il vice presidente Giorgio Scarpa - Siamo felici: i ragazzi avevano dato tutto e si erano meritati la salvezza sul campo». «C'è grande soddisfazione, noi avevamo vinto quella partita e credevamo nelle regole - gli fa eco il consulente Massimo Taibi - Così è stato: solo l'Este avrebbe potuto fare ricorso». Il Montecchio, soggetto danneggiato, per bocca del presidente Romano Aleardi, commenta: «Accetto serenamente, ma valuteremo se è previsto un ulteriore grado e vedremo se si potrà avere giustizia. I ragazzi torneranno ad allenarsi per i playout (affronteranno il Concordia. ndr), ma tutto ciò è francamente imbarazzante». La società di via Biagi si è affidata al legale Mattia Grassani, un'istituzione nel diritto sportivo: il rilievo è stato di natura formale e non sostanziale. Il Montecchio, in quanto soggetto terzo, non avrebbe dovuto opporre reclamo né il giudice sportivo, in virtù di questo, verificare d'ufficio l'infrazione. Mentre solo il club eventualmente interessato, cioè in tal caso l'Este, avrebbe potuto ricorrere e il sodalizio padovano non lo ha fatto. E se il regolamento (art. 29 Noif) è interpretabile, il vulnus però resta: il Monte aveva violato la norma legata all'obbligo d'utilizzo dei giovani. Al 27' della ripresa, il tecnico Masitto aveva sostituito Marco Bressan ('91) con Gaetano Zingrillo ('87): per 20 minuti, la squadra si era ritrovata in campo con un solo giocatore del'91 (Nobile) anziché due come previsto dal regolamento. Al Montecchio resta solo la strada dell'esposto direttamente al presidente della Lega Dilettanti, Tavecchio. Chissà: magari va a finire che questi playout si giocheranno sub judice. (mat. to.)

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