Mom, a Treviso vigilantes armati a bordo dei bus

TREVISO. Vigilantes armati alle fermate più importanti di bus e corriere della Mom ma anche a bordo dei mezzi, sia nelle tratte urbane che in quelle extraurbane. Sono previste squadre formate da due controllori della Mom più un vigilantes. Tre persone, quindi, oltre l’autista, in grado di intervenire anche nei casi più rischiosi, di accorrere sul posto in caso di chiamata degli autisti.
Parte oggi l’operazione sicurezza di Mobilità di Marca (Mom), ed è una risposta forte nei confronti dell’escalation di aggressioni agli autisti, dei viaggiatori che non vogliono pagare il biglietto e delle bande di adolescenti che scatenano il caos alle stazioni della rete provinciale del trasporto pubblico locale, danneggiando le strutture. I vigilantes, della Arco Srl di Mestre, cambieranno linee e orari di settimana in settimana, senza una schema fisso, per cercare di creare un efficace deterrente, affiancando autisti e controllori della Mom ma svolgendo essi stessi anche il ruolo degli accertatori. I vigilantes potranno insomma chiedere ai viaggiatori di vedere il biglietto, multando gli eventuali trasgressori. Il giro di vite sulla sicurezza è stato espressamente voluto dal presidente della Mom, Giacomo Colladon, e parte proprio oggi per cercare di individuare al più presto una baby gang che in questi giorni si è «data da fare».
Dice Colladon: «Dal 27 settembre diventa operativo l’accordo di collaborazione con questa azienda specializzata nella fornitura di servizi per la vigilanza. I vigilantes salirà a bordo dei mezzi e presidierà anche alcune aree strategiche per la mobilità del trasporto pubblico locale», come l’autostazione ex LaMarca di LungoSile Mattei e le fermate dei bus ex Actt davanti alla stazione dei treni. «Diamo esecuzione al progetto che innalzerà i livelli di sicurezza non solo a favore della nostra clientela ma anche del nostro personale. Il problema della sicurezza in ambito del trasporto pubblico», continua il presidente Colladon, «accomuna tutte le aziende che operano in aree metropolitane, per questo abbiamo scelto un partner esperto, che già opera con realtà del trasporto pubblico a Mestre e a Padova».
Gli autisti della Mom, a bordo dei mezzi, hanno già la possibilità con un dispositivo di allertare la centrale in caso di pericolo, ma serviva qualcosa in più, una presenza fisica per evitare aggressioni e violenze. Da oggi in diverse linee sarà quindi possibile veder salire in bus o in corriera due controllori della Mom accompagnati da un vigilantes armato. Mom sottolinea: «Nessuna volontà di militarizzare il servizio di trasporto: la presenza del personale di sicurezza sarà programmata secondo una logica flessibile che vedrà un presidio a rotazione, in giorni diversi della settimana e in località diverse».
«Abbiamo predisposto una programmazione che resterà riservata», spiega il direttore della Mom Giampaolo Rossi, «al fine di migliorarne l’efficacia. Possiamo però dire che da questa settimana quattro nostre squadre formate da due accertatori potranno salire a bordo dei mezzi accompagnati da un vigilantes, e una squadra di due vigilantes potrà invece operare in autonomia anche con funzioni di agenti accertatori, essendo abilitati per questo dalla Regione. Di fatto, quindi, potranno anche elevare sanzioni per conto di Mom».
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