«Molto meglio la malattia dei vaccini», a Trevignano il medico che cerca un bimbo come “cavia”

Convegno a Trevignano per il discusso Fabio Franchi, non più iscritto all’ordine. In platea mamme e donne incinte

TREVIGNANO. C’era il medico no-vax Fabio Franchi, definito l’anti-Burioni e al quale ha riservato più di qualche frecciata, giovedì sera a Trevignano a parlare di vaccini in un teatro pieno di famiglie giovani con bimbi al seguito e donne in gravidanza. Nei giorni scorsi il medico triestino, in pensione dal 2011 e non più iscritto all’ordine, è salito alla ribalta delle cronache nazionali per un suo post in cui diceva di cercare un bambino con la parotite in atto per una ricerca, post poi cancellato in seguito alle polemiche che ne erano seguite. A causa di quel post aveva avuto anche un’ispezione del Nas.

Meglio la malattia. A Trevignano, con Luca Marton a fargli da spalla, non ha rivelato i motivi per cui cercava quel bambino ammalato, ma dal discorso fatto a mamme, papà e bebè lo si poteva intuire: confrontare gli anticorpi generati dalla malattia con quelli indotti dal vaccino. Perché la linea tracciata dal medico no-vax è stata sempre una: «Gli anticorpi sviluppati dalla malattia sono più efficaci di quelli prodotti dal vaccino».

Ha ammesso di non poterlo dimostrare perché mancano sperimentazioni epidemiologiche che dimostrino ciò al di là di tabelle prese in giro per il mondo a sostegno delle sue tesi. Ma ha pure aggiunto che queste sperimentazioni lo Stato non le vuole fare. Voleva fare allora una sperimentazione casalinga sugli anticorpi della parotite? Probabile. Solo che tutto è abortito dopo le polemiche. Ma possono essere utili dei vaccini? Ne ha salvati solo due, per platee limitate.

«Il vaccino contro la rosolia per le ragazze che non hanno avuto tale malattia è utile – ha detto – può andare anche quello contro l’epatite B per chi lavora in ospedale». E basta: per gli altri vaccini ha avuto parole di condanna, definendoli «inutili se non dannosi».

La gravidanza. C’erano anche mamme in attesa l’altra sera ad ascoltare Fabio Franchi, visto che si parla ora anche di vaccini fatti in gravidanza. «Un tempo si sconsigliava alle donne in gravidanza di prendere qualsiasi farmaco – ha detto – adesso invece si vorrebbero addirittura fare i vaccini. Ma prima non esisteva il morbillo per i neonati, perché le mamme avevano avuto il morbillo e sviluppato quindi gli anticorpi che proteggevano anche il nascituro. Adesso il morbillo colpisce gli adulti e i bimbi di un anno, non più la classica fascia infantile, e questo accade perché i bambini di un anno vengono contagiati dagli adulti».

L’influenza. Insomma, per il medico no-vax meglio prendere la malattia che farsi il vaccino. Anche nel caso dell’influenza, dove ogni inverno c’è la vaccinazione di massa: «Si sono ammalati di più coloro che hanno fatto il vaccino antinfluenzale rispetto a chi non lo ha fatto», la sua sentenza. Ha tenuto anche a precisare che lui non è stato il “negazionista” dell’Aids, nomea che gli era derivata da un suo libro. E il pubblico di mamme e papà accorso l’altra sera a Trevignano? Gli ha tributato qualche caloroso applauso e rivolto alcune le consuete domande di chi è dubbioso sui vaccini.
 

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