Mogliano sos, fioccano i cartelli

I cittadini si arrangiano, dalla sicurezza contro i ladri alla solidarietà

MOGLIANO. La città che parla: nell’era dei social network e dei tweet c’è ancora chi si affida ai messaggi di carta. Ne abbiamo raccolti alcuni, per testimoniare le più disparate forme di comunicazione che campeggiano sui muri di Mogliano. Ironia, rabbia, avvisi: la bacheca per chi passeggia in centro è tutt’altro che virtuale. In via Vanzo, c’è chi ha appeso un messaggio ai malintenzionati: «Non c’è più niente da rubare, siete già venuti tre volte». Perché? «Per avvisare i ladri», commenta la signora che si è data da fare alla stampante, «che non facciano fatica per niente». Fare i conti con i topi d’appartamento, per i moglianesi, è una sorta di attestato di cittadinanza: dei 28 mila residenti ben pochi possono testimoniare di non aver mai subìto. Nella casa di via Vanzo hanno pensato di far girare i tacchi ai ladri, senza troppe minacce, semplicemente avvisandoli. «Ormai è da due anni che abbiamo appeso questo cartello» raccontano. Pare che funzioni, finora è andata bene. Se questo messaggio è facilmente riconducibile a un caso di necessità, c’è chi affida ai caratteri cubitali il proprio spirito goliardico. È il caso dell’ignoto buontempone che ha già fatto il giro del web scherzando sul doppio senso di un avviso Actv. Ci sono i lavori in via Zermanesa, davanti al cimitero, e la fermata dell’autobus viene “soppressa”. Participio passato al femminile, ma il veneto buongustaio non può che pensare al cibo, quindi “sopressa”. Ci piace togliere le doppie e aggiungere il pane. E a proposito di pane, delle scorse settimane è un’altra iniziativa, promossa dal panificio Diana di piazza Duca d’Aosta, che nasce per aiutare le persone in difficoltà: «Pane gratis, dalle 19.20. Regaleremo il pane non venduto a tutte le persone che ne hanno bisogno». L’idea sarebbe di concedere la possibilità a chi non può permetterselo di tornare a casa con un po’ di pane gratis al termine dell’orario di chiusura del negozio. La sperimentazione è partita. Altro argomento riguarda il migliore amico dell’uomo: nell’aiuola alla fine di via Matteotti si sono inventati il cartello con il cane accucciato per invitare i proprietari al decoro. Ma i quattro zampe sono anche vittima di brutti ceffi: al parco sullo Zero è stato posizionato l’avviso: «Attenzione, polpette avvelenate sparse nel parco».

Matteo Marcon

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