Mogliano: scontri alla Leopolda “Checco” fermato e già tornato libero

MOGLIANO. La sua foto, con la testa alta, circondato dai celerini, è diventata il simbolo dei cortei anti-renziani alla Leopolda di Firenze. Durante gli scontri di sabato scorso i poliziotti hanno fermato l'attivista moglianese Francesco “Checco” Carnevale, con l'accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Dopo quasi due giorni, passati nella camera di sicurezza della questura di Firenze, da ieri, il giovane esponente del Centro sociale Rivolta di Marghera è tornato in libertà. A chiederla, fin dai primi minuti dopo il suo arresto, erano stati in molti: l'hashtag #Checcolibero ha iniziato a rimbalzare sui social, da twitter a facebook, assieme a numerosi messaggi di solidarietà. A Mogliano, Francesco Carnevale, 31 anni, è molto conosciuto per il suo storico impegno nelle associazioni del territorio.

Nel 2006 era anche stato candidato nelle file dei Verdi per il consiglio comunale. Da alcuni anni, trasferitosi a Marghera, è in prima fila nelle lotte dei movimenti antagonisti veneziani e del Nordest. È proprio il portavoce del Centro sociale Rivolta, Michele Valentini, presente all'udienza e di ritorno da Firenze, a raccontare della sua liberazione: «Si è presentato in aula con la stessa maglietta strappata che aveva sabato – fa notare– in quasi due giorni di fermo non gli hanno neanche portato un cambio e questo la dice lunga». C'è soddisfazione, però, per l'assenza di ulteriori misure restrittive: «Le prove nei suoi confronti, portate dalle questura – riporta Valentini –non hanno retto; il giudice ha sconfessato la deposizione dei poliziotti, non è stata ravvisata la necessità di ulteriori misure, né la custodia cautelare, né l'obbligo di firma». Carnevale risulta essere l'unico fermato per gli scontri di Firenze. Il pm Ester Nocera aveva chiesto la conferma della misura cautelare in carcere, il giudice Maria Filomena De Cecco nel corso della direttissima di ieri, pur convalidando l'arresto, ha poi deciso che per il giovane non sussistevano esigenze cautelari e lo ha rimesso in libertà. A carico di Carnevale rimangono le accuse di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Il suo fermo è avvenuto durante il momento più critico del corteo "No Renzi" di sabato: il tentativo di forzare il blocco imposto ai manifestanti dalla polizia in piazza San Marco e, successivamente, all'angolo tra via della Pergola e via della Colonna.
Forse già oggi, Francesco Carnevale tornerà a casa. Alla solidarietà dei compagni si è aggiunta, in ambito istituzionale, anche quella del consigliere comunale di Mogliano di Sinistra Italiana, Giacomo Nilandi: «L'arresto del nostro concittadino "Checco" Carnevale, un ragazzo noto in città per il suo impegno sociale e sempre a sostegno degli ultimi, non è che il climax di una brutta e triste giornata – dichiara Nilandi–. Quanto accaduto a Firenze dimostra come questo governo intenda rapportarsi con il dissenso: manifestazioni e cortei costituiscono un diritto ed un principio cardine di ogni democrazia. Una città blindata e il massiccio impiego di forze dell'ordine sono serviti invece a garantire lo svolgimento di quello che altro non era se non un'iniziativa di partito».
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