Mogliano, la banda rischia di chiudere dopo 122 anni

MOGLIANO. Fondata nel 1890, chiusa nel 2013: potrebbe essere questo il destino della banda musicale di Mogliano. Il gruppo ha passato indenne il '900 ma rischia di non superare la grave crisi finanziaria del Comune. A lanciare l'allarme è il presidente della banda, Romano de Marchi: «Da un paio d'anni il Comune non ci sovvenziona più» spiega «e noi non riusciamo a far fronte alle spese minime. Anche quest'anno ci è stato detto che per effetto la crisi non ci sono contributi». La storia ultracentenaria della banda moglianese potrebbe così finire. «La benzina, gli strumenti e altre spese vive, la nostra attività ha costi di gestioni minimi che non riusciamo più a sostenere» spiega il presidente del gruppo formato da circa 25 strumentisti «il Comune negli anni ha sempre rimborsato questi costi, in cambio di circa quindici esibizioni all'anno. Si tratta di una cifra minima, attorno ai 7000mila euro all'anno, senza la quale però non riusciamo ad andare avanti». Romano de Marchi è presidente della banda dal marzo del 2011, da allora ha sempre dovuto fare i conti con questa grave situazione economica. L'attività nei prossimi mesi, soprattutto durante il periodo natalizio non è a rischio, ma dall'anno prossimo il rischio di non poter più suonare è davvero alto: «Suoneremo il 23 dicembre per la festa del radicchio, abbiamo partecipato alle celebrazioni del 4 novembre e qualche giorno primo anche alla rassegna delle associazioni cinofile» spiega «suoniamo marce, brani popolari e sinfonici, sia in occasioni istituzionali che su richiesta. Se davvero il Comune non ha più soldi, tutto questo è destinato a finire presto». La risposta dell'assessore alla cultura Giorgio Copparoni, non si discosta dal canovaccio ben conosciuto in questi anni: «I soldi ci sarebbero ma sono ingessati dal patto di stabilità» spiega «vorrei davvero sostenere ancora la banda di Mogliano, ma tutte le risorse del mio assessorato sono ancora inutilizzabili».
Matteo Marcon
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