Mogliano, l’auto del leghista sul marciapiede ma niente multa: polemica
Le opposizioni contestano: «Lì era stato sanzionato il venditore di fiori: due pesi e due misure»

Giovedì 24 luglio sera, in piazza Caduti, a Mogliano, un’auto sportiva parcheggiata sul marciapiede a pochi metri da uno dei bar più frequentati del centro ha scatenato una bufera politica. A notarla sono stati alcuni cittadini, che hanno protestato per l’assenza di controlli, segnalando che l’infrazione era avvenuta mentre in piazza si trovavano il vicesindaco Leonardo Muraro, il segretario della Lega e altri membri della maggioranza.
L’auto, secondo l’opposizione, appartiene a Eros Rossi, ex candidato con la lista civica Razza Piave e amico del vicesindaco. L’episodio, a pochi giorni dalla multa da 5.000 euro inflitta a un venditore di rose, ha fatto esplodere le critiche: «Due pesi e due misure», accusa la minoranza. Muraro replica: «L’auto era già lì, non era con me. Non ho coperto nessuno».
Cosa è successo
I fatti si sono svolti poco dopo la fine della commissione consiliare sul bilancio, verso le 20.30. Muraro e altri amministratori si erano fermati per un aperitivo, quando alcuni cittadini hanno notato la vettura in sosta irregolare. Ma l’assenza di provvedimenti, rispetto al recente caso del venditore ambulante multato, ha fatto esplodere la polemica.
«Leonardo Muraro, più che uno sceriffo, assomiglia sempre più a un cuor di leone: forte con i deboli e debole con i forti, soprattutto se fanno parte del suo entourage», scrivono i consiglieri di minoranza in una nota congiunta. «Alla scena hanno assistito diversi cittadini, che hanno protestato con forza. In risposta, si sono visti insultare dal segretario della Lega e da altri esponenti della giunta e della maggioranza».
La versione del vicesindaco
Leonardo Muraro fornisce una versione molto diversa. «L’auto era già parcheggiata quando sono arrivato – spiega –. Il proprietario era seduto ad altri tavoli e non era con me. Ho notato la sosta, ma quella sera non c’erano vigili in servizio: il turno si era chiuso alle 19.30 per motivi di straordinario».
A far salire la tensione, secondo Muraro, sarebbe stato Alberto Ortolan Mosca, attivista e fotografo locale. «Si è avvicinato e ha iniziato a offendermi» racconta «Io sono rimasto zitto. L’unica a rispondere è stata la consigliera Albanese, chiedendogli di moderare i toni. Nessun litigio, né tra noi né con altri».
A stemperare i toni è Paolo Meneghetti, presidente del gruppo civico “Mogliano da Vivere”: «Dopo il periodo del cantiere, non possiamo entrare in quello dei litigi» afferma «Torniamo a parlare di progettualità per il futuro». —
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