Mobilificio Ortolan In sei davanti al giudice per bancarotta

cordignano. Sei imputati per la bancarotta legata al fallimento del Mobilificio Ortolan di Cordignano. Si tratta di Luciano Ortolan, classe 1945, consigliere del Cda (difeso dall’avvocato Massimo Benozzati), il contabile Giorgio Posocco (avvocato Riponti) e altri quattro imputati che avevano preso in mano la società: Stefano Giacomelli, Daniele Degni, Massimo Piccioli e Sabato Di Giacomo. Il giudice Gianluigi Zulian dovrà decidere sulle sorti processuali dei sei imputati. Per Ortolan è stato chiesto ed ottenuto un rito abbreviato, un processo a porte chiuse che si basa sugli atti d’indagine. Per Posocco si profila un patteggiamento: pubblica accusa, con il sostituto procuratore Gabriella Cama, e difesa avrebbero raggiunto un accordo per un’applicazione di pena ad un anno e 4 mesi. Ma servirà l’avallo del giudice. Per gli altri quattro imputati invece si profila un’udienza preliminare con eventuale archiviazione o rinvio a giudizio.

I fatti contestati dal corposo capo d’imputazione risalgono agli anni del 2007-2008 anche se il fallimento della nota azienda di Cordignano, che dava lavoro a decine di dipendenti, fu dichiarato dal tribunale di Treviso nel 2011.

In parole semplici, ai vari imputati si contesta l’accusa di aver rappresentato una realtà societaria migliore attraverso lo sconto di fatture in banca relative a crediti inesistenti, aggravando così il passivo societario.

Ad Ortolan, invece, l’accusa è sempre quella di aver fatto apparire lo stato della società in condizioni migliori attraverso una sovrastima del valore del magazzino e di aver rappresentato l’esistenza di crediti in realtà inesistenti.

Tutte accuse che gli avvocati sono pronti a contestare. Il legale di Ortolan, l’avvocato Benozzati, lo farà nel corso del rito abbreviato programmato a febbraio prossimo. Quello stesso giorno il giudice delle udienze preliminari Gianluigi Zulian deciderà le sorti processuali anche degli altri cinque imputati. —

M.Fil.