Mitica Acme, la Texa gli dedica un museo

MONASTIER. Una ventina di motori dei primi anni ’70 della storica “Anonima costruzioni motori endotermici” Acme, di Valdobbiadene, comporranno un museo unico nel suo genere allestito nella propria sede da Texa Spa di Monastier, che verrà inaugurato venerdì. Texa, specializzata nella produzione di sistemi di diagnostica per motori, ha acquistato i propulsori ed un'ampia raccolta di materiale d'archivio riguardante l’azienda di Valdobbiadene, che fra gli anni ’60 ed ’80 arrivò a produrre fino a 50 mila motori l'anno, destinati per il 65% ai mercati esteri. La crescita, incredibile per quegli anni, consentì il rientro in patria di molti emigranti che avevano lasciato l'Italia in cerca di occupazione. Il museo Acme voluto dal presidente di Texa, Bruno Vianello, vuol rispondere all'obiettivo di «salvare dall'oblio la storia di una impresa che segnò la storia del dopoguerra Veneto».
È il primo step di un’esposizione più completa che verrà dedicata alla riparazione automobilistica, dove l'evoluzione del motore dalle origini ai giorni odierni sarà documentata parallelamente a quella degli strumenti di officina utilizzati dai meccanici. Ma per Texa le novità non terminano qui: assieme ad altre quattro aziende che rappresentano l’eccellenza del nostro territorio, parlerà dell’importanza della trasformazione dell’organizzazione aziendale e dell’innovazione, degli investimenti per la riqualificazione dei senior e dell’importanza della specializzazione dei giovani nel corso di una “tavola rotonda” organizzata da Salone d’Impresa assieme appunto all’azienda di Monastier.
Oltre alla Texa porteranno le loro esperienze di cambiamento Altana, Pavan Ernesto & Figli Spa, Eurotech Spa e Generale Tecnica Spa. Venerdì 25 gennaio, allo stabilimento della Texa a partire dalle 17. (s.g.)
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