Mini-centrale idroelettrica a Villorba sul canale Piavesella

A Fontane sono in corso i lavori di predisposizione degli argini e del fondale Iniziativa privata, preoccupazione per l’impatto dell’opera sul corso d’acqua

VILLORBA. Quei muri di cemento alti un paio di metri su una Piavesella completamente a secco fanno un certo effetto. I residenti di Fontane non hanno potuto non notarli, anche perché sono stati posizionati vicino al percorso della ciclopedonale frequentatissima nei giorni di sole come ieri. E da lì sono scattate diverse supposizioni, su quel cantiere di cui pochi sapevano. Sulla Piavesella è in corso di realizzazione una micro centrale idroelettrica. In questi giorno il canale è stato predisposto, ovvero sono state sistemate le pareti di cemento, ed è stato creato il salto dell'acqua necessario alla produzione di energia. Ma la centrale non entrerà in funzione rapidamente: «Ci vorrà quasi tutto il 2017», fanno sapere dal Consorzio Piavesella, che gestisce il canale artificiale creato fin dal 1.400 come derivazione del Piave. «In ogni caso già venerdì sulla Piavesella tornerà a scorrere l'acqua», spiega il presidente del Consorzio Fabio Pecce. «Il canale sarebbe stato comunque asciutto, come avviene sempre in questo periodo per le opere di manutenzione e pulizia». La centrale idroelettrica verrà realizzata da una società di Davide Pegoraro, consorziato al Piavesella, e che gestisce altri impianti simili attraverso la Micro s.a.s.

Si tratta di una micro centrale, che produrrà al massimo 100 kw. Se da una parte l'idroelettrico produce energia pulita dall'altra, gli impianti più piccoli sono osteggiati dalle associazioni ambientaliste, perché hanno una procedura autorizzativa semplice, senza una valutazione d'impatto ambientali, e in questo modo si sono diffusi moltissimo. Dovendo garantire una portata d'acqua costante, la si preleva ai fiumi, nel caso di specie il Piave. E a Villorba le polemiche non si sono fatte attendere.

Sul web e sulle pagine facebook il tam tam è scattato immediatamente, tra ironia e polemica. Maria Cristina Fucile, ex consigliere comunale a Paese, molto attiva nelle associazioni ambientalista, non è andata tanto per il sottile: «Hanno fatto morire i pesci, e fatto lavori mentre le anatre stavano covando, ora cementificano anche il corso d'acqua di una delle poche belle passeggiate». Antonio Petrelli ha chiesto alle associazioni ambientaliste di intervenire, il segretario del Pd Enrico Bellio ironizza: «Cos'è? Un rifugio sotterraneo antiatomico, l'ingrandimento del corso ed allevamento di salmoni da combattimento, o la centrale idroelettrica di Tesla?». Ma d'altro canto ha già chiarito che si farà carico della questione per capire di più dell'impatto che avrà sul canale. Il Comune in questo caso c'entra poco, non interviene nel procedimento di autorizzazione.

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