Mici morti, gattara di Montebelluna fa denuncia

Ines Tosato, 70 anni, accusa: hanno avvelenato quattro animali della colonia

MONTEBELLUNA. Quattro gatti morti sui sette rimasti nel giardino di quella casa dove la donna aveva soggiornato fino a tre mesi prima, ma dove tornava a portare da mangiare ai gatti rimasti. E così, ipotizzando che le quattro bestiole siano state ammazzate, ha presentato una denuncia querela per uccisione di animali. Quando abitava in affitto in quella casa, Ines Tosato, 70 anni, di gatti ne aveva 18. Al momento di traslocare si era rivolta all’Enpa per trovare una soluzione per i mici. Non aveva trovato quel granché di aiuto, in compenso l’avevano aiutata quelli dell’associazione “Gino Meraviglia”, così alcuni gatti erano stati trasferiti nella nuova abitazione, altri collocati altrove, ma sette erano rimasti nel vecchio posto. E visto che nessuno pensava a loro, la donna quotidianamente andava a portare da mangiare a quei gatti. Non sono suoi. Essendo diventati una colonia felina, i micetti erano sotto la tutela del Comune di Montebelluna.

Visto che, però, erano abbandonati a se stessi la donna andava ogni giorno a portare un po’ di crocchette ai gattini rimasti nel vecchio posto, infilando il cibo al di là della ringhiera.

Scontrandosi verbalmente con la sua vecchia padrona di casa per alcune vertenze sull’affitto non regolate quando si incrociavano. Ma nelle ultime due settimane la settantenne ha avuto una sgradita sorpresa: prima uno, poi un altro, poi un altro ancora, alla fine ha trovato morti quattro dei sette gatti che accudiva. Non nel giardino della casa dove aveva abitato in affitto, ma nel cortile di un’abitazione di fronte, da tempo disabitata. Come siano morti non è stato accertato, ma secondo l’anziana gattara sono stati uccisi e così ha deciso di presentare denuncia per quanto avvenuto. Non solo per l’uccisione degli animali, ma vi ha aggiunto anche le ipotesi di minaccia, persecuzione, violenza privata e diffamazione nei suoi confronti. Decisa a voler giustizia per i gatti morti, si è rivolta all’avvocato Paolo Salandin, riservandosi anche di costituirsi parte civile nel caso in cui la sua querela si tramuti in un procedimento giudiziario.
 

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