Messa del vescovo a Madona Granda «Vicino alla gente»

La Chiesa trevigiana si prepara a celebrare Ognissanti. E per la prima volta in città non sarà il Duomo di Treviso ad aprire le porte alla celebrazione della messa al mattino ma la chiesa di Santa Maria Maggiore.
«Una scelta voluta dal vescovo per poter essere più vicino alle parrocchie della diocesi», ha spiegato don Matteo Andretto, responsabile per le celebrazioni episcopali della diocesi trevigiana.
Giovedì 1 novembre
Nella chiesa di Madona Granda, il tempio mariano della città tanto caro ai trevigiani, alle 10 sarà il vescovo Gianfranco Agostino Gardin a celebrare la messa e nel pomeriggio, alle 15.30, sarà ancora il vescovo di Treviso a presiedere la “liturgia della parola” con la benedizione delle tombe e dei defunti nel Cimitero Maggiore di San Lazzaro. Parteciperanno anche i parroci delle parrocchie che si trovano nel territorio del comune di Treviso con i loro fedeli. Anche in questo caso si tratta di una novità introdotta in questi giorni nel calendario delle celebrazioni di Ognissanti. Mentre fino all’anno scorso il vescovo aveva sempre presieduto la messa in cimitero il 2 novembre, nel giorno della Commemorazione dei defunti. «Quest’anno la chiesa trevigiana ha scelto di essere presente con il suo vescovo nel giorno di Ognissanti nel cimitero maggiore della città perché è questa la giornata di festa in cui la maggior parte delle persone si reca in cimitero a trovare i propri cari defunti», spiega don Andretto.
Venerdì 2 novembre
In Cattedrale alle ore 10, il Vescovo Gardin presiederà la Celebrazione Eucaristica in suffragio di tutti i defunti. Ad essere ricordati in modo particolare saranno i vescovi di Treviso. A cominciare dai presuli che hanno guidato la diocesi di Treviso nel corso del ‘900: Egidio Negrin, Antonio Mantiero e Antonio Mistrorigo. Insieme a monsignor Gardin concelebrerà il vescovo Paolo Magnani, emerito. Sono invitati a titolo speciale il Presidente e i membri del Capitolo della Cattedrale: «Il ricordo nella festività dei Santi non è soltanto per i Santi che tutti noi veneriamo negli altari - conclude don Matteo Andretto - ma anche per tutte le persone che sono morte in santità nel silenzio. Come ha ricordato Papa Francesco nella sua recente esortazione apostolica Gaudete et esultate pubblicata lo scorso 19 marzo esiste anche una santità “della porta accanto”. Persone che sono state testimoni di vita e sono state chiamate alla santità nel mondo contemporaneo. La santità nel quotidiano».
In Comune
Oltre ai giorni di chiusura per le festività ufficiali, in Comune sportello Protocollo e ufficio Messi resteranno chiusi sabato 3 novembre, L’ufficio di Stato Civile resterà chiuso martedì 6 e martedì 20 novembre. —
Alessandra Vendrame
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