Maxi rissa al Supersonic, i titolari vogliono 30 mila euro di danni

Cinque giovani a processo per la scazzottata fuori dalla discoteca di San Biagio di Callalta del febbraio del 2014
La rissa al Supersonic
La rissa al Supersonic

SAN BIAGIO.  Una maxi richiesta di risarcimento danni a carico dei ragazzi ritenuti responsabili della rissa scoppiata al Supersonic di San Biagio di Callata nel febbraio 2014. A presentarla la famiglia Venerandi, titolare del noto locale che vuole 30 mila euro dai giovani oggi a processo per la scazzottata.

Maxi-rissa al Supersonic: interrogati 40 giovani
FILIPPI SAN BIAGIO DI CALLALTA DISCOTECA SUPERSONIC

Delle persone finite nel mirino delle indagini (cinque ragazzi di origini mestrine) una ha chiesto di dare a processo, due di andare ad affidamento in prova (ovvero servizi sociali), uno di accedere a rito abbreviato, ed uno al patteggiamento di un anno.

Una quindicina di persone, complessivamente, parteciparono alla zuffa. Per quasi venti minuti volano schiaffi e pugni all'ingresso del locale finché non intervennero i carabinieri chiamati dai responsabili della discoteca. Alla fine furono 40 le persone segnate dalle forze dell'ordine che poi si concentrarono appunto su solo cinque persone.

A fornire dettagli chiave furono anche le immagini di un video pubblicato su Youreporter

La rissa al Supersonic
La rissa al Supersonic

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