Maxi perdita di gasolio dalla caldaia del palazzo Inquinamento nel Sile

Lunedì, i tecnici della ditta chiamata lunedì dai responsabili della Camera di Commercio hanno cercato per ore di aspirare acqua e gasolio che avevano invaso l’interrato del palazzo. Ma ieri la perdita di carburante non era ancora stata individuata e fermata anzi, aveva continuato a viaggiare nel sottosuolo fino ad infiltrarsi negli argini murati del Sile che di mattina, sotto i giardinetti di S.Andrea, ha iniziato a tingersi di marrone.
I primi ad accorgersene sono stati proprio gli operai della società, tornati ieri in Camera di Commercio per continuare il tentativo di liberare cantine e spazi interrati da acqua e gasolio. Poi sono intervenuti sul posto gli agenti della polizia locale e i vigili del fuoco che hanno posizionato in acqua altre barriere assorbenti.
Oltre a loro, per cercare una strategia utile a individuare e bloccare la perdita nel Sile, anche i responsabili del Genio civile che a metà mattina hanno fatto ridurre la portata del Sile all’altezza di Ponte San Martino per permettere ai vigili del fuoco di evidenziare il punto in cui il gasolio filtrava dal muro d’argine.
La dispersione era proprio sotto i giardinetti di S.Andrea, ben evidente e purtroppo impossibile da fermare senza prima aver bloccato l’origine della perdita di gasolio. Di qui il prolungarsi dell’intervento e dell’aspirazione delle centinaia di litri di acqua e gasolio che avevano riempito tutta la condotta della fognatura che circonda i Giardinetti di S.Andrea praticamente straripanti acqua inquinata. Fortissimo l’odore di gasolio che si avvertiva in tutta l’area, molte le persone che si sono fermate a seguire le operazioni dei tecnici e i tentativi di mettere in sicurezza il fiume cercando di bloccare e assorbire quanto più gasolio possibile.
È probabile che anche oggi i tecnici tornino a lavorare sul retro della Camera di Commercio per concludere la caccia alla perdita. Per Treviso (e purtroppo per il Sile) una scena già vista. Per settimane infatti le Poste centrali sono state al centro di una ingente perdita di gasolio che oltre ad invadere gli interrati aveva corso fino a raggiungere il Sile poco sopra i Canottieri, imponendo l’intervento dei vigili del fuoco. —
F.D.W.
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