Maxi colpo di stufe lavori utili per Walter Luccon

COLLE UMBERTO. Processo per il maxi colpo di stufe e caminetti alla Mcz spa di Fontanafredda, nel Pordenonese, ultimo atto. Il giudice monocratico del tribunale di Pordenone Giorgio Cozzarini ha...

COLLE UMBERTO. Processo per il maxi colpo di stufe e caminetti alla Mcz spa di Fontanafredda, nel Pordenonese, ultimo atto. Il giudice monocratico del tribunale di Pordenone Giorgio Cozzarini ha accolto la richiesta di messa in prova per l’ultimo dei cinque imputati di concorso in furto aggravato.

L’imprenditore di Vittorio Veneto Walter Luccon (in foto) – che si era recato nel deposito con la sua auto, a targa scoperta – 45 anni, assistito dall’avvocato Roberto Uliana, svolgerà lavori di pubblica utilità per un anno e sei mesi e l’udienza a suo carico, dunque, è stata fissata per dicembre 2016 quando il giudice accerterà se avrà espletato il compito assegnato e si vedrà quindi cancellata l’imputazione.

In fase dibattimentale, inoltre, è emerso che non era lui la “mente” del gruppo.

Quanto alle altre posizioni, erano state definite nei mesi scorsi: tre condanne e un patteggiamento in fase di indagine.

Nella notte tra il 22 e il 23 marzo 2013 dal deposito di Fontanafredda, a bordo di tre tir, sparirono 291 stufe a pellet e camini per un valore complessivo di 250 mila euro, poi recuperate il 29 aprile nella zona industriale di Pastrengo, nel Veronese.

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