Mauro, barbecue d’artista «Sogno il titolo iridato»

Il cuoco castellano ha già conquistato il tricolore con la sua squadra “Legio I” Rappresenterà l’Italia ai Mondiali in Irlanda. «Temo soprattutto gli americani»
CASTELFRANCO. Le sue costicine e i suoi hamburger sono i più buoni d’Italia, e forse, dal prossimo 13 ottobre, lo diventeranno anche di tutto il mondo. Il protagonista è Mauro Berton, 42enne da Borgo Padova di Castelfranco, che a settembre di quest’anno, assieme alla sua squadra “Legio I”, ha vinto i campionati italiani di Barbecue. Si, esistono i campionati italiani di barbeque e persino i mondiali. I primi si sono svolti a Castelfranco Emilia, durante il secondo week end di settembre, i secondi si svolgeranno a Limerick, in Irlanda il 13 e 15 ottobre. E lui, Mauro Berton, castellano doc, parteciperà con la sua squadra al “WQBA World BBQ Championships”. Ai campionati italiani è stato un gioco “facile”: 25 i team partecipanti, e 10 i piatti da presentare alla severissima giuria che valutava il gusto, la tenerezza della carne al morso e l’estetica del piatto. Ai mondiali ci saranno 100 squadre provenienti da tutto il mondo. «Le più forti saranno quelle americane» spiega Mauro Berton «ma faremo del nostro meglio». I suoi compagni di squadra sono tutti romani e lui è l’unico veneto che avrà l’onore di rappresentare l’Italia ai campionati mondiali di barbeque. I piatti da cucinare saranno molteplici, come molteplici saranno i turni di cottura che impegneranno Mauro Berton e la sua “Legio I” in Irlanda. Pollo, pesce, hamburger, spalla di maiale, salsicce, Mistery box, piatto vegetariano, brisket, pork ribs( tipiche ricette americane), sono alcuni dei piatti che dovranno preparare. «Alla mia fidanzata non piace nemmeno la carne» confida Mauro Berton «però sono da tre anni che a casa provo a miscelare le spezie più disparate per rendere la carne più saporita possibile». Ingegnoso, intraprendente, appassionato di podismo e di ballo latino-americano, Mauro Berton ha voluto costruirsi da solo il suo barbecue. Ha trovato anche il modo di speziare la legna da ardere per trasformare anche il fumo in ingrediente indispensabile. «Un mondo fatto di condivisioni telefoniche, sperimentazioni fatte assieme e a distanza: questo è il barbecue» spiega il campione italiano, «la squadra non vince se ognuno di noi si tiene per sé le proprie scoperte e ricette. Come nella vita, bisogna condividere con gli altri quanto riusciamo a scoprire per essere più forti».


Elia Cavarzan


Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso