Massimo Zanetti fa shopping in Brasile Obiettivo 130 milioni

treviso. Massimo Zanetti protagonista nella patria del caffè: la società trevigiana ha acquisito uno dei principali marchi brasiliani, Cafè Pacaembu, società storica (fondata nel 1957) e proprietaria, oggi, di impianti all’avanguardia che consentiranno una forte espansione nel mercato del Sudamerica. L’annuncio è di pochi giorni fa e segna un’accelerazione nelle politiche espansive del gruppo Massimo Zanetti Beverage, presente in 110 Paesi con i suoi prodotti e in 18 stabilimenti, in Europa, Asia e America che gestiscono tutte le attività di approvvigionamento fino al consumo.
l’operazione
Il gruppo trevigiano ha completato l’acquisizione grazie alla propria controllata brasiliana. Cafè Pacaembu è uno dei marchi tradizionali della regione di San Paolo, e in un mercato molto frammentato è considerato uno dei caffè più importanti, di recente premiato come “milgior extra forte” del Brasile. Ad attirare le attenzioni del gruppo Zanetti è stato anche il moderno stabilimento per la produzione di caffè macinato e di capsule, con capacità produttiva elevata, in grado di migliorare le performance del gruppo. La strategia prevede infatti di costituire una “filiera corta” tutta brasiliana per rifornire un mercato, quello locale, in forte ascesa. La continuità di gestione è stata assicurata grazie alla permanenza dell’attuale management e di uno dei soci fondatori brasiliani, che continueranno a gestire la società. Dopo questa acquisizione, il fatturato atteso nel 2019 del gruppo Zanetti è di 130 milioni di Reais circa, pari a 28,2 milioni di euro.
la crescita
«Il Brasile è un mercato molto interessante» commenta Massimo Zanetti, presidente e amministratore delegato di Massimo Zanetti Beverage Group, «oltre ad essere il più grande produttore ed esportatore di caffè al mondo, è anche il secondo mercato per consumo interno, con tassi di crescita significativi. L’acquisizione di Cafè Pacaembu, che con oltre 60 anni di storia, rappresenta il caffè della tradizione brasiliana, consentirà al nostro Gruppo di cogliere la rapida e positiva evoluzione prevista in Brasile». —
Andrea De Polo
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