Martedì l’anniversario della strage di Varago
MASERADA. Ricorre martedì prossimo il 35esimo anniversario del tragico incidente stradale in via Trevisana a Varago del primo ottobre 1984, che costò la vita a sette giovani studenti, sei di Maserada e uno di Cimadolmo. Trentacinque anni dopo, il paese non dimentica. Impossibile cancellare per i maseradesi le immagini di quella corriera de La Marca squarciata da un camion, lungo via Trevisana a Varago. Per tenere viva la memoria delle sette giovani vittime, martedì primo ottobre alle 18.30 don Mirco Moro celebrerà la messa in suffragio nella chiesa parrocchiale di Maserada. Erano le 13.35 di un lunedì quando un pullman di linea proveniente da Treviso che riportava a casa gli studenti delle scuole medie e superiori di Treviso e Lancenigo si scontrò frontalmente con un camion Iveco in via Trevisana a Varago. Il camion finì nel fossato: sotto shock ma illeso il guidatore del mezzo, mentre il bus carico di studenti venne letteralmente sventrato, e ad avere la peggio furono i ragazzi affacciati al finestrino. Dentro, incastrati tra le lamiere, i corpi straziati di sette studenti, dai 13 ai 21 anni, che tornavano a casa dopo la scuola. Una scena infernale, quella alla quale si trovarono di fronte, allora, i primissimi soccorritori. “Un macello”, ripeteva singhiozzando l’autista della corriera. I “Ragazzi del Primo Ottobre”, così vengono chiamate le vittime della strage di Varago. Questi i loro nomi: Michele Tonon di 13 anni, Fabio Denis di 14, Luisa Trevisi, Barbara Vertieri, Fiorenzo Vendrame e Cinzia Ungaro di 15 anni, tutti di Maserada, e Mauro Milanese di 22 anni di Cimadolmo. Rimasero gravemente feriti, invece, Stefania Matteazzi, allora di 19 anni, Mirco Merlotto di 15 e Carlo Quinto di 14. —
Galliano Pillon
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