Addio al professor Mario Cutuli, per 30 anni docente al Canova
Aveva insegnato per 30 anni al Canova ed era uno stimato giornalista. Siciliano d’origine era un punto di riferimento per studenti e intellettuali

L’ultimo articolo lo ha scritto poco prima di Natale su Kant, uno dei suoi autori preferiti. Con il senno di poi, una sorta di testamento. Sabato è mancato il professor Mario Cutuli e da quel momento un’intera generazione di studenti, decine di intellettuali e professori o, semplicemente, amici stanno piangendo la sua assenza.
Si è spento a 77 anni a causa di una malattia alla quale aveva reagito con forza e con la sua proverbiale ironia. Era molto simpatico, il professor Cutuli, dotato di quell’umorismo proprio delle persone intelligenti. Era nato in Sicilia e dopo la laurea in filosofia all’università di Catania, nel 1974, si era trasferito con la famiglia a Carbonera, dove era conosciuto da tutti.
Amatissimo professore al Canova, stimato giornalista e profondo conoscitore della filosofia, il professor Cutuli era diventato, nella sua carriera, un punto di riferimento per dirigenti scolastici, colleghi e persino studenti con i quali riusciva a creare un legame indissolubile, imperituro nel tempo.
Chi lo ha conosciuto lo descrive come una persona di grande umanità, attento al vissuto degli studenti, che trattava come dei figli: «entrava nelle loro vite in punta dei piedi, empatico, ma autorevole riusciva ad accompagnarli nei momenti di fatica», raccontano.
«I miei quaderni di filosofia sono tra gli oggetti a me più cari», ricorda Chiara, una ex allieva, «fitti fitti di parole, riflessioni, pensieri. Amava profondamente il suo lavoro e anche l’Inter: quando la sua squadra la domenica perdeva, il lunedì l’interrogazione era assicurata. È stato capace di guidarci negli anni difficili dell’adolescenza, standoci accanto con autorevolezza e con la giusta dose di umorismo. Aveva sempre creduto in me».
Il professor Cutuli era un profondo conoscitore della materia che ha insegnato per oltre 30 anni, stava lavorando su un progetto di storia della filosofica riscritta in endecasillabi. «Mi ha insegnato ad insegnare. È stato il mio maestro in tutti i sensi, per la conoscenza della materia e per l’umanità che sapeva trasmettere a tutti», lo ricorda Roberto Grigoletto. I funerali si svolgeranno venerdì alla chiesa di Carbonera alle 15.
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