Marina Grasso presidente Il Rotary Club sceglie una guida femminile È la prima volta dal 1949

la storiaIl Rotary Club Treviso ha un nuovo presidente: succede una volta l’anno, dal 1949, ossia da quando è stato fondato il primo e più numeroso club trevigiano dell’associazione. E per la prima...

la storia

Il Rotary Club Treviso ha un nuovo presidente: succede una volta l’anno, dal 1949, ossia da quando è stato fondato il primo e più numeroso club trevigiano dell’associazione. E per la prima volta è una donna. Si tratta di Marina Grasso, 54 anni, che Treviso ce l’ha nel cuore: musicista per vocazione, giornalista per professione e collaboratrice della Tribuna, ha un ventaglio di talenti e di interessi che è difficile riassumere, e che spaziano dalla musica all’enogastronomia, dalla storia alla botanica, dall’arte a quella varia umanità di oggi e di ieri che riesce a raccontare nel modo lieve e avvincente che è proprio solo di chi le cose non solo le sa, ma le ama.

L’altra sera, nel tradizionale passaggio di consegne, Marina Grasso ha ricevuto onore e onere della presidenza dal suo predecessore Paolo Bornello; ha indossato il collare che porta attaccate le targhette coi nomi precedenti presidenti, tra i quali quel Giuseppe Mazzotti che per Grasso è un modello di cultura e di impegno.

«Del Rotary» dice la neo-presidente «molte persone pensano ancora sia un club di benestanti che trascorrono del tempo assieme e fanno beneficienza. Ma la realtà è molto diversa: i rotariani mettono competenze, idee e talenti al servizio di cambiamenti duraturi nelle comunità di tutto il mondo».

Marina Grasso non ha origini blasonate: «Non serve, per essere rotariani. Farne parte significa essenzialmente sottoscriverne il fondamento: “servire al di sopra di ogni interesse personale”, e sostenere il club con una quota paragonabile a quella di una buona palestra».

Così, la forza di un milione e 200 mila rotariani in tutto il mondo garantisce, dal 1985, un’imponente campagna antipolio nei paesi che ne sono ancora minacciati che ha somministrato oltre 2,5 miliardi di vaccini. Mentre il Rotary Club Treviso realizza ogni anno progetti a sostegno di giovani e anziani, importanti restauri, offre sostegno, non solo economico, a tante diverse realtà sociali e, da trent’anni, provvede alla formazione di ragazze svantaggiate in Kenia.

La principale missione di Bornello, nel suo anno di presidenza, è stata quella di dare nuova luce alla Loggia dei Trecento: un regalo alla città realizzato con i fondi degli iscritti e, soprattutto, grazie alla professionalità che alcuni soci hanno messo a disposizione gratuitamente. La missione della presidente Grasso si concentrerà in modo particolare sulla valorizzazione del patrimonio artistico-culturale e soprattutto sull’Urbs Picta, con restauri e campagne di sensibilizzazione sull’urgenza di proteggere e valorizzare un patrimonio artistico di pregio che rende unica Treviso e che, estremamente fragile, ha bisogno di continue attenzioni e di una manutenzione puntuale. —

A.SAN.

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