Marijuana con la rivista, il gadget imbarazza Treviso

Le edicole da un paio di giorni hanno qualche cliente in più, non solito ad acquistare quotidiani o figurine. Sono coloro che sono andati dal giornalaio per comprare della cannabis, tra l’imbarazzo di chi tra una rivista e un fumetto ha dovuto trovare la bustina con il fiore di canapa.
La sorpresa è arrivata giovedì tra le mazzette dei giornali e i vari gadget che ogni giorno vengono recapitati all’alba c’erano anche alcune bustine allegate a “The Botanist”, da vendere a 13,90 euro l'una. All’interno un fiore di Cannabis light, ovvero marijuana leggera, con una quantità ridotta di Thc, il principio attivo che dà “le vibrazioni positive”, per dirla alla Bob Marley. Per ogni confezione allegata alla rivista 1 grammo di prodotto, con un thc di 0.24, inoltre viene specificato che "non è adatto alla combustione e a scopi alimentari", "prodotto tecnico e da collezione, non medico o terapeutico". La stessa dunque che si trova nei negozi che da un anno a questa parte stanno proliferando in tutta Italia. In ogni caso per acquistare la "canapa sostenibile ed ecologica, la pianta del futuro" è necessario avere più di 18 anni.
Risultato? Da ieri “The Botanist” è diventata la rivista di cui parla mezza Italia. E gli edicolanti? Qualcuno ha finto di non averla, e quasi nessuno l’ha esposta in attesa di accertare la legalità della pubblicazione. Molti infatti ieri non sapevano ancora come comportarsi, tra il timore di subire sanzioni, e i dubbi su un prodotto presentato come legale.
Per questo la Fenagi (Federazione Nazionale dei Giornalai) del Veneto ha fatto un’interpellanza alla Guardia di Finanza e ai Carabinieri. «Stiamo attendendo di capirne qualcosa di più», spiega Maurizio Pregnolato, edicolante di Fiera, che guida a Treviso la categoria, «ma sembra sia tutto legale; e d’altra parte l’agenzia a chi lo chiede ritira il prodotto senza alcun problema. C’è un po’ di imbarazzo perché non ci siamo mai trovati in questa situazione, e prima di rischiare qualche sanzione è meglio agire con prudenza. Io consiglio di non esporla, ma se qualcuno ce la chiede è difficile non vendergliela. Al momento sembra una “rivista” come un'altra».

Pregnolato stesso non l’ha esposta, «ci sono sensibilità diverse, come con la pornografia. E’ legale, ma non tutti si sentono di venderla e non tutti la espongono. Io consiglio prudenza finché non avremo la risposta all’interpellanza».Ha fatto un passo il Sindacato nazionale giornalai affiliato alla Cgil, che ieri ha inviato una circolare a tutti gli edicolanti associati sconsigliando di vendere “The Botanist”. «Ad oggi non c’è ancora divieto di venderla, se non ai minori di 18 anni, ma con le dichiarazioni del Consiglio Superiore della Sanità è possibile che qualcosa succeda e che quindi venga vietata. Alla luce di questo e del ruolo che le edicole hanno nel territorio, riteniamo che sia inopportuno esporre e vendere testate che contengono la cosiddetta Canapa light», si legge nella nota firmata dal segretario generale Giuseppe Marchica.
La “rivista” The Botanist dovrebbe essere un semestrale; anche se più di qualche edicolante pensa che l’operazione editoriale sia nata e conclusa con il primo numero con il fiore di cannabis allegato. “The Botanist” all’interno contiene un referto della sezione di tossicologia forense dell'Università di Milano che ha analizzato il prodotto in vendita.
«La legalizzazione delle specie che rispondono a dei requisiti ben definiti, ha creato molto interesse nei confronti di questa pianta», sottolinea una nota dell'azienda. Nella pubblicazione se ne evidenziano gli impieghi in ambito agricolo e industriale e se ne ripercorre la storia fino ai giorni nostri. «Ed è per far meglio comprendere ai lettori com'è fatta la canapa, si è scelto di allegare 1 grammo di infiorescenza di Cannabis light, fornita dall'azienda Blend». “The Botanist” si propone «di far conoscere al pubblico le caratteristiche di una serie di varietà botaniche dalle proprietà e dagli usi che meritano di essere scoperti».
Federico Cipolla
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