Marchiol, scintille tra Silea e Roncade

RONCADE. La crisi diplomatica tra Roncade e Silea nata attorno al nuovo insediamento di Marchiol non si risolve. Anzi. L’amministrazione guidata da Pieranna Zottarelli ha rispedito al mittente le critiche mosse al progetto da Silea. Al di là dei tecnicismi riportati nelle osservazioni Silvano Piazza ha sempre lamentato il mancato coinvolgimento di Silea nonostante la nuova industria arrivi proprio al confine tra i due Comuni. In una delle osservazioni presentate infatti l’amministrazione ha fatto notare l’esistenza di un protocollo firmato dai Comuni di Roncade, Meolo, San Biagio, e Silea, le province di Trevsio e Venezia, e veneto Strade, con il quali tutti questi enti si impegnavano a un coinvolgimento reciproco e a decisioni comuni per ogni intervento che avesse riguardato l’asse della Treviso-Mare.
A quanto pare con il progetto di Marchiol questo non è avvenuto. Roncade all’osservazione ha risposto che questo documento ha «valore di mero suggerimento e spunto per il confronto con la pianificazione vigente». In altre termini: per Roncade vale poco. Quello di Marchio è un investimento enorme, di circa 30 milioni di euro. Per creare uno stabilimento altrettanto enorme che si sviluppa su oltre 40 mila metri quadrati. Dopo la conferenza dei servizi dello scorso 29 gennaio, ora manca solo il via libera definitivo del consiglio comunale di Roncade. La nuova sede dell'azienda che comporterà la chiusura di quella di Villorba. Ma che al Comune di Roncade porterà, se tutto andrà come previsto, due piste ciclabili nuove di zecca e alcune opere pubbliche, in totale 2,5 milioni di investimenti. Il nuovo insediamento è pronto a nascere lungo la Treviso-Mare nell’area adiacente a via Surexit. Si sviluppa su 45 mila metri quadrati e i tempi di realizzazione del cantiere per la nuova azienda sono stimati attorno ai 20 mesi. Il tutto per un investimento stimato in 30 milioni di euro, a cui se ne vanno ad aggiungere altri 15 circa di macchinari. Un polo logistico-commerciale enorme per il gruppo, sorto a Treviso nel 1951, che oggi ha sede legale e amministrativa a Villorba, e che negli ultimi anni si è sviluppato in tutto il NordEst con 12 filiali in Italia, tre in Slovenia e una in Ungheria. Sedici stabilimenti in tutto, per circa 600 dipendenti, con oltre 2 mila spedizioni al giorno. Da tempo gli spazi di Villorba risultavano insufficienti. Si prevede che nel nuovo polo la forza lavoro impiegata sarà di circa 320 unità, equamente suddivisa fra addetti alla logistica e personale impiegatizio. Il gruppo Marchiol, che punta a raggiungere i 240 milioni di fatturato nel 2016 contro i 235 attesi per il 2015, con la manovra sarà anche in grado di assorbire nuova manodopera. Di sicuro nel nuovo stabilimento verrà trasferita l'intera attività e forza lavoro in essere a Villorba. Roncade cosa ne ricava? Due milioni e mezzo di opere pubbliche. Secondo gli accordi, Marchiol dovrebbe far realizzare una pista ciclopedonale fra S.Cipriano e Musestre (750mila euro) ed una su via Giacinto Longhin (830mila euro). E ancora: provvedere ad una riqualificazione a Biancade fra via Gabriele D'Annunzio e l'incrocio con via Carboncine (812 mila euro) e oltre a opere di miglioramento energetico in alcuni stabili del Comune (162 mila euro). Resta un problema: il traffico che quest'opera comporterà. Circa 740 movimenti di auto al giorno, secondo uno studio.
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