Mano, piede ed anca: chirurgia innovativa

CONEGLIANO. In soli nove mesi, l'anno scorso, l'azienda sanitaria n.7 ha dovuto pagare due milioni e mezzo di prestazioni, per i propri pazienti al Friuli. L'oncologia di Aviano, la chirurgia della mano di Pordenone e le protesi all'anca di San Vito al Tagliamento drenano risorse in misura tale che le casse dell'ex Ulss 7, oggi accorpata nell’Ulss 2, non sono più in grado di fronteggiare. Ecco perché il direttore generale Francesco Benazzi ha chiamato il friulano Claudio Melchior, un traumatologo con alle spalle migliaia di interventi, per fare dell'ortopedia di Conegliano e Vittorio Veneto un'eccellenza in grado di trattenere e richiamare pazienti in fuga. A Melchior, nominato primario dell'Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia, sono bastati pochi giorni per verificare che nei due ospedali ci sono i presupposti per lanciare due chirurgie innovative, quelle della mano e del piede. Detto, fatto. Ieri mattina Benazzi e Melchior hanno annunciato che il prossimo febbraio, il più tardi a marzo, verranno attivati due ambulatori dedicati, con annessa sala operatoria, rivolti, rispettivamente alla chirurgia della mano e alla microchirurgia del piede. E non solo, via anche alla chirurgia dell'anca. Ma ecco il piano nel dettaglio. Ambulatorio di chirurgia della mano: sarà attivato, entro febbraio, e diventerà il punto di riferimento "dedicato" per i pazienti con patologie della mano (tunnel carpale, dito a scatto). «Un grande passo avanti rispetto all'attuale situazione» ha sottolineato Melchior «sarà rappresentato dal fatto che dall'ambulatorio i pazienti usciranno, oltre con la diagnosi precisa, anche con la data dell'eventuale intervento chirurgico, nel caso ciò si renda necessario». Ambulatorio di microchirurgia del piede: anche questo nuovo servizio sarà attivato entro febbraio. Accoglierà i pazienti affetti da patologie del piede, prima tra tutte l'alluce valgo, il dito a martello e il piede reumatoide. Chirurgia dell'anca: saranno introdotte, ha anticipato il primario, nuove tecniche di chirurgia mininvasiva, che consentiranno al paziente di ridurre il periodo di recupero e riprendere prima le normali attività. Traumatologia dello Sport: l'ortopedia di Conegliano diventerà - ha ribadito Benazzi - anche punto di riferimento per questa branca. «Abbiamo avviato l'iter per l'organizzazione dei nuovi percorsi e l'acquisto delle attrezzature per le nuove attività: contiamo di partire entro fine febbraio», ha precisato il direttore generale, Francesco Benazzi. Melchior dirige, dunque, i reparti sia di Conegliano che di Vittorio Veneto, sotto il segno dell'integrazione. «Le due Ortopedie - ha ribadito Benazzi - dovranno diventare un unico reparto, con specializzazioni diverse: Conegliano si occuperà soprattutto della traumatologia e della protesica d'anca, mentre Vittorio Veneto seguirà tutti gli interventi (artroscopia, protesica, chirurgia della spalla, della mano e del piede) che richiedono periodi di degenza limitati (day surgery e week surgery). Tutta la parte traumatologia "maggiore" farà capo a Conegliano».(f.d.m.)
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