Mano nell’ingranaggio, maciullate le dita

Coltivaltore di Padernello ricoverato in gravi condizioni al Ca’ Foncello. Stava lavorando con una sgrana-pannocchie
Di Marco Filippi

PAESE. Stava raccogliendo il mais quando, mentre introduceva una pannocchia nella macchina, è rimasto incastrato con la mano destra nell’ingranaggio. Cinque dita ed una parte della mano sono state maciullate.

La vittima dell’infortunio è un agricoltore di Padernello, Francesco Tosello, 51 anni. L’uomo è stato subito soccorso da un’ambulanza ed è stato trasportato all’ospedale di Treviso in gravi condizioni. Non è in pericolo di vita ma l’arto sembra compromesso. L’incidente è avvenuto poco prima delle 10.15 di ieri mattina. Tosello stava lavorando in uno dei suoi campi, nei pressi della sua abitazione di vicolo Trento a Padernello di Paese. Ad un certo punto, mentre introduceva il mais nella sgrana pannocchie, il macchinario ha risucchiato la mano destra dell’agricoltore tranciandogli cinque dita ed una parte della mano. A nulla è servito il guanto che Tosello indossava.

Nelle vicinanze si trovava una delle due figlie dell’agricoltore, che è corsa da un vigile del fuoco, vicino di casa, a dare l’allarme. Da qui è partita la telefonata agli operatori di Treviso Emergenza. In vicolo Trento a Padernello, pochi minuti più tardi, è arrivata un’ambulanza del 118 con i sanitari a bordo. L’agricoltore aveva perso parecchio sangue dalla mano ferita. Dopo aver disinfettato e fasciato sul posto la mano tranciata dalla sgrana pannocchie, i sanitari del Suem hanno caricato l’uomo in ambulanza e l’hanno trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Treviso. La funzionalità della mano, almeno dalle prime informazioni, rischia di essere seriamente compromessa anche se i medici del Ca’ Foncello hanno cercato di fare il possibile per curare al meglio l’arto.

L’agricoltore ferito è noto a Padernello anche per aver lavorato in una fungaia di Trevignano. «È successo tutto all’improvviso» racconta il vigile del fuoco, vicino di casa di Tosello che ha lanciato l’allarme, «la figlia più giovane del mio vicino di casa è accorsa per chiedere di chiamare i soccorsi perché il padre aveva avuto un grave incidente mentre stava lavorando nel campo. Mentre correvo verso il campo per vedere cos’era successo e prestare i primi soccorsi ho chiamato il 118».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso