Maltempo a Vazzola: in un’ora è caduta la pioggia di due mesi

VAZZOLA. Sistemare fossati e corsi d'acqua: questa è la richiesta dei vazzolesi, a seguito della bomba d'acqua che ha colpito domenica la frazione di Visnà. Dopo il maltempo di domenica pomeriggio, è tempo di un primo bilancio. Non ci sono stati gravi danni alle proprietà, qualche garage è stato allagato, ma l'intervento dei vigili del fuoco in poco tempo li ha liberati. Il black-out elettrico, che ha interessato anche il territorio di Susegana, nel giro di poche ore è rientrato. Ieri mattina sono state anche riattivate le linee telefoniche, andate in tilt a seguito della caduta di pali. A fare paura ai residenti però sono soprattutto l'acqua e il ripetersi di allagamenti. Visnà era già andata sotto nell'alluvione del novembre 2012, in quel caso i danni furono ben maggiori. Domenica sera sono stati distribuiti sacchi di sabbia, nel timore che durante la notte si potessero verificare altre copiose precipitazioni.

Tra le 16 e le 17 di domenica, a Vazzola, secondo la stazione meteo dell'Arpav che però è collocata a Tezze, sono caduti 70 millimetri d'acqua. La stessa quantità dell'intero mese precedente. Alcuni pluviometri a Fontanelle hanno misurato 113 millimetri, a Visnà centro ne è caduta ancora di più, in pratica in un'ora si è concentrata la pioggia che cade in media durante tutto luglio e agosto. A Visnà è così fuoriuscito un canale di scolo, che ha allagato parte del centro e le vie limitrofe. «La Piavesella e il Favaro non hanno creato problemi, è però esondato un canale di scolo», spiega il vicesindaco Gianluca Zaia, «ma c'è da lavorare in coordinamento con il Consorzio di bonifica, per migliorare il sistema idrico. Il Comune farà la sua parte, ma anche i privati devono intervenire nella manutenzione delle loro proprietà, in fossati e canali». La chiusura di fossati, i lavori in terreni privati e una rete di scolo costruita nel passato e non adeguata, hanno provocato gli allagamenti.
«Deve essere messo a punto anche il sistema di comunicazione nell'attivazione dell'emergenza», afferma il vicesindaco Zaia, «la presentazione del Piano di Protezione civile comunale era già in agenda, per l'11 ottobre». In quell'occasione sarà illustrato a tutta la popolazione il documento, di oltre 400 pagine, aggiornato lo scorso dicembre dal consiglio comunale. Il Piano, così come quello di Previsione e prevenzione dei rischi della Provincia di Treviso ha perimetrato le aree potenzialmente "a rischio idraulico". «Si collocano nella parte nord orientale del territorio comunale, in corrispondenza del fiume Monticano. L'area interessa parzialmente l'abitato di Visnà, e la strada provinciale 15. Il Consorzio di bonifica Piave individua come "aree esondabili" due fasce del territorio comunale, in corrispondenza del corso del canale il Ghebo (a nord degli abitati di Vazzola e Visnà), dei canali Fossalta, Mussera di Vazzola e Scolo Mussera». Intanto per l’esatta conta dei danni di domenica si attendono le segnalazioni dei privati.
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