Malore nel bosco, muore davanti al fratello

Follina. Corrado Andreolla, 56 anni, stava ridisegnando i confini del suo terreno. Vani i soccorsi
- Varie fasi dell'esercitazione nella palestra dei Falchi di Soccher di Ponte nelle Alpi con l'utilizzo dell'elicottero del Suem 118 di Pieve di Cadore Impegnati sedici volontari del Soccorso alpino di Longarone (Servizio Tiellephoto)
- Varie fasi dell'esercitazione nella palestra dei Falchi di Soccher di Ponte nelle Alpi con l'utilizzo dell'elicottero del Suem 118 di Pieve di Cadore Impegnati sedici volontari del Soccorso alpino di Longarone (Servizio Tiellephoto)

FOLLINA. Stroncato da un infarto nel suo bosco, sulle colline di Valmareno. È morto così, a 56 anni, ieri pomeriggio, Corrado Andreolla, agricoltore di Valmareno di Follina. Era salito sulla montagna in cui è proprietario di un piccolo appezzamento di bosco assieme al fratello Antonio, e a un geometra, per ricontrollare i confini della sua proprietà. Andreolla abitava da solo in via Peroz, ma era molto conosciuto nella frazione di Valmareno: oltre al fratello Antonio, lascia una sorella, Teresina. Oggi saranno fissati i funerali. Il dramma si è consumato attorno alle tre di ieri pomeriggio. Visti la giornata di sole e il clima mite, Antonio decide di salire sulla montagna a nord dell'abitato di Valmareno, nel suo bosco. Lo accompagnano un geometra e il fratello: deve riconfinare le sue proprietà, entrambi lo aiuteranno nei rilievi e nelle misurazioni. Lascia l'auto ai bordi della strada carrozzabile, poi si incammina a piedi verso località Lavado. Improvvisamente, forse a causa dello sforzo per raggiungere a piedi il bosco, si sente male e si accascia al suolo. I presenti intuiscono subito la gravità della situazione e chiamano immediatamente il 118. Sul posto arrivano un'automedica da Soligo e l'elicottero di Treviso Emergenza. Il personale sanitario tenta di rianimare l'uomo, ma è troppo tardi: il medico può solo constatarne il decesso, l'elicottero si rialza in volo vuoto. Visto il luogo impervio e isolato, si rende necessario anche l'intervento del Soccorso Alpino delle Prealpi Trevigiane, che ricompone e imbarella la salma di Andreolla e con l'aiuto di una jeep la trasporta fino alla strada carrozzabile. Grande la commozione nella piccola frazione follinese, dove Andreolla, che conduceva una vita riservata, era molto conosciuto e stimato. (a.d.p.)

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