Mafia infiltrata negli appalti «In Comune controlli attenti»

«Abbiamo agito con la massima attenzione e nel rispetto della normativa sia prima, quando si è trattato di affidare l’appalto per i lavori alle Don Milani, sia dopo, quando abbiamo ricevuto comunicazione dell’interdittiva antimafia della prefettura». Queste le considerazioni fondamentali fatte dal sindaco di Treviso Mario conte relazionando al consiglio comunale sullo scandalo delle infiltrazioni mafiose che ha coinvolto il Consorzio Stabile Lm Group, guidato da Sabrina Pisano, candidata nel 2018 nella lista Mario Conte Sindaco.
la gara e la revoca
«Al bando avevano partecipato 85 ditte, tra cui veniva dapprima escluso il 10% e poi in base ai successivi calcoli previsti dal codice la soglia di anomalia, altre 24 offerte. La prima offerta non anomala, in quanto inferiore alla soglia sopra determinata, risultava essere quella del Consorzio» ha illustrato Conte ripercorrendo le tappe dell’appalto, «poi sul consorzio si sono eseguite le verifiche riguardanti casellario giudiziale amministratori; certificato di ottemperanza agli obblighi di pagamento di imposte, certificato di regolarità contributiva; casellario informatico presso l’Anac; certificato dell’Anagrafe delle sanzioni amministrative. E poi» ha aggiunto, «il 10 gennaio 2020 veniva inoltrata alla Prefettura di Treviso, tramite la Banca Dati Nazionale Antimafia, la richiesta di rilascio della comunicazione antimafia liberatoria». Di qui poi l’aggiudicazione dell’appalto (il 6 luglio 2020 con una consorziata di Gela certificata) e poi congelato il 28 gennaio dopo la comunicazione dell’interdittiva il 31 dicembre e le procedure dei Lavori pubblici per valutare la possibilità di un commissariamento. «Il Comune di Treviso ha agito seguendo rigorosamente i protocolli e, ovviamente, la legge, dialogando con i settori preposti della Prefettura per gli approfondimenti».
il gruppo antimafia
«Come amministrazione stiamo istituendo un osservatorio formato da persone altamente specializzate che si occuperà anche della formazione e dell’aggiornamento degli Amministratori e dei funzionari pubblici sui temi specifici» ha sottolineato Conte evidenziando le iniziative (Treviso Fund e il Bando Rilancio) per allontanare le imprese «da cedere a lusinghe di una criminalità sempre più sottile e subdola». Ed ha concluso attaccando: «Non accetto chi insinua accuse all’amministrazione». Il riferimento alla presenza nel consorzio di persone vicine all’amministrazione: «Le candidate si erano fatte avanti da sole e comportamento ineccepibile» ha detto riferendosi a Sabrina Pisano, guida del consorzio Lm e candidata con “Conte sindaco”, e Valeria Cacciolato, altra in lista Conte, moglie di Nicola Messina, volto che collega i consorzi. Da tutta l’opposizione la richiesta al sindaco di tenere alta la guardia per un’emergenza infiltrazioni «che si sta palesando in tanti settori» hanno sottolineato.—
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