Madonna del Caravaggio, sette messe e un libro

Il 26 maggio si rinnova nel santuario tra Fanzolo e Altivole la tradizione sospesa a causa del Covid
Davide Nordio
Fedeli partecipanti a una celebrazione del 26 maggio al Caravaggio prima del Covid
Fedeli partecipanti a una celebrazione del 26 maggio al Caravaggio prima del Covid

VEDELAGO. Tornano i festeggiamenti per la Madonna del Caravaggio, cui è dedicato il santuario di Fanzolo, meta di tanti pellegrini. Nel massimo rispetto delle norme Covid, il 26 maggio vi saranno sette celebrazioni eucaristiche, tutte precedute dalla recita del rosario (alle 6, 7.30, 9, 11, 16, 18 e alle 20).

Ma quest’anno la festa si arricchisce di un particolare in più: l’uscita del volume “Il Santuario della Madonna del Caravaggio in Fanzolo - Storia e devozione mariana” scritto dallo studioso Paolo Miotto, 300 pagine a colori che raccontano ben cinque secoli di storia. «Sebbene siano passati diversi decenni dalle ultime manifestazioni», spiega il parroco di Fanzolo don Ivan Feltracco, «nell’immaginario collettivo il santuario viene ancora associato agli episodi di isteria e di liberazione da presunti spiriti maligni, che si verificavano specialmente il 26 maggio, giorno dell’apparizione della Vergine a Caravaggio. Questa peculiarità, se da una parte l’ha fatto conoscere in tutto il territorio regionale e ha attirato folle innumerevoli di persone nel corso dei secoli, dall’altra ha però messo in ombra tutta la storia di fede e di devozione che è stata vissuta in questo luogo».

«Il volume è strutturato in tre parti», scrive l’autore Paolo Miotto, «la prima ricostruisce la vicenda storica del santuario, fornendo nuovi elementi basati su documentazione inedita, costituita anche dalle iscrizioni lasciate sui muri dai pellegrini nel corso dell’Ottocento; la seconda affronta la peculiarità del potere taumaturgico attribuito alla Madonna, la presenza degli ossessi e le loro crisi rituali; la terza parte costituisce un’appendice documentaria che restituisce vari aspetti della tormentata vicenda del santuario». 

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