L’ultimo saluto di Pieve di Soligo a Teresa Fabbri

PIEVE DI SOLIGO. La comunità di Pieve di Soligo si è riunita numerosa ieri nella chiesa parrocchiale di Solighetto per i funerali di Teresa Fabbri, grande benefattrice e sorella del senatore...
Ferrazza Solighetto funerale di Teresa Fabbri
Ferrazza Solighetto funerale di Teresa Fabbri
PIEVE DI SOLIGO. La comunità di Pieve di Soligo si è riunita numerosa ieri nella chiesa parrocchiale di Solighetto per i funerali di Teresa Fabbri, grande benefattrice e sorella del senatore Francesco Fabbri. Molte le autorità: sindaci, rappresentanti di enti, associazioni e scuole del territorio per ricordare la fondatrice dell’associazione Francesco Fabbri. Ma anche molti cittadini semplici, pievigini che l’hanno conosciuta e hanno potuto sperimentare gli effetti positivi dell’impegno sociale da lei sempre profuso con passione e dedizione. «Marta, Maria e Lazzaro di Betania»: così monsignor Giuseppe Nadal ha ieri nell’omelia, accostato la famiglia Fabbri al modello del Vangelo. «Ho individuato in questo esempio – ha commentato il parroco di Pieve di Soligo – la famiglia di Teresa; nei tre fratelli di Betania, Maria, Teresa e Francesco Fabbri. Non bastano le parole per definire tutte le qualità di cui ha saputo fare tesoro in vita. Tutti ne ricordano l’intelligenza, l’impegno e l’eleganza. Ma Teresa è stata anche una persona di grande fede che fino all’ultimo ha cercato il contatto con Dio». Nata nella frazione di Solighetto, Teresa Fabbri fu insegnante per molti anni alla scuola primaria. La sua vita proseguì poi nella direzione del sostegno silenzioso ma incisivo all’opera del fratello Francesco, uomo politico, senatore della Repubblica, ministro, fondatore e primo presidente del consorzio Bim Piave. Alla morte del fratello volle fortemente in comunione con la sorella Maria, col Consorzio Bim Piave di Treviso, col comune di Pieve la creazione della Fondazione Francesco Fabbri, dedita a incentivare e promuovere lo sviluppo culturale, economico e sociale tra i vari attori del territorio. Per realizzare ciò donò la casa di famiglia di Solighetto divenuta la sede operativa della Fondazione. Commosse le parole a fine cerimonia di Sergio Dugone, portavoce del pensiero già espresso dei rappresentati di enti e associazioni. Una storia a ritroso della vita e dell’opera di Teresa Fabbri che è risuonata potente e indelebile tra le navate della parrocchiale di Solighetto iscrivendola a pieno titolo nella generazione delle grandi donne che hanno contribuito significativamente allo sviluppo del Paese.
(s.c.)


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