L’ultimo raduno dei baschi neri Casa di riposo all’ex caserma

Ex militari da tutta Italia ieri per il saluto alla sede del terzo Gruppo Missili Volturno A settembre partiranno i lavori per trasformarla in istituto per non autosufficienti

CODOGNÈ. Partirà a settembre il cantiere per la costruzione della nuova casa di riposto nell’ex caserma Maset di Codognè. L’ha confermato ieri il sindaco Roberto Bet, a margine del secondo Raduno degli ex Commilitoni della Maset. L’edificio è stato aperto per l’occasione.

FESTA PER TRECENTO. Circa 300 gli intervenuti, da ogni parte d’Italia, perfino dalla Calabria e dalla Campania; tanta commozione da parte dei baschi neri dell’ex II Brigata Missili.

«Questa sarà veramente l'ultima volta che vedrete così la caserma – ha detto il sindaco rivolgendosi ai presenti- a metà giugno è stato rilasciato il permesso a costruire la nuova casa di riposto per anziani non autosufficienti e l'inizio lavori è imminente». La data è la prima o la seconda settimana di settembre. A realizzare l’opera sarà la cooperativa Anteo di Biella, una delle più grandi d’Italia nell’assistenza agli anziani, specie non autosufficienti.

È la prima volta di questa società a Nordest e l’impresa è seguita con particolare interesse e vigilanza dall’amministrazione comunale.

INVESTIMENTO DI SEI MILIONI. L’investimento sarà di ben 6 milioni di euro. La Maset è passata di proprietà dal demanio al Comune che per la parte da attrezzare all’assistenza ha ceduto il bene all’Anteo, ottenendo una somma che investirà nell’altra area, quella dell’edificio militare che è rimasto in carico alla municipalità e dove, col tempo, saranno avviate ristrutturazioni per trasformare il grande complesso in una cittadella della salute: per anziani ma anche per altre persone, soprattutto quelle più fragili.

OTTANTASEI POSTI LETTO. Quanto all’istituto di riposo, questo si svilupperà su tre piani, da 30 posti letto l’uno. La cooperativa, infatti, ha ricevuto il benestare per 73 posti, che poi sono saliti ad 86, tutti accreditati. In verità ne ha 4 in più che gestirà autonomamente. «Per avere questa disponibilità – ricorda il sindaco Bet – abbiamo partecipato a regolari bandi, ponendoci in competizione con Comuni che avevano le nostre stesse esigenze. Quindi il riconoscimento regionale l’abbiamo ottenuto in modo trasparente».

RICORDI DI NAJA. Ieri era la seconda volta che gli ex della Brigata Missili s’incontravano nella caserma dove, come hanno testimoniato, sono riusciti a trascorrere una naja di fatica ma anche di tante simpatie. Così tante che taluni di loro, soprattutto sottufficiali ed ufficiali, sono riusciti a trasformarle in matrimonio con le ragazze della cittadina, nell’immaginabile disappunto dei ragazzi del posto.

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