Lucia, si cerca il corpo nei pozzi e nei casolari

Quattro casolari controllati dall'elicottero dei vigili del fuoco e dai carabinieri che perlustravano la campagna da terra. Quattro casolari che non avrebbero fornito indizi per ritrovare Maria Lucia Assunta Manca, la donna di 52 anni scomparsa da casa giovedì 7 luglio mentre si stava recando al lavoro, all'Antonveneta di Preganziol. Anche ieri carabinieri, vigili del fuoco e polizia locale hanno battuto, con l'aiuto di unità cinofile, la campagna tra Marcon, Quarto e Mogliano. Tutto inutile. Per il momento il fascicolo in Procura a Venezia rimane aperto per «persona scomparsa». Ma non viene escluso nulla dagli inquirenti: dall'omicidio al suicidio, dall'allontanamento volontario al rapimento. Anche oggi si continuerà a battere la campagna controllando casolari, pozzi, fossati e canali, dove potrebbe trovarsi il corpo della donna. Lucia Manca era molto conosciuta anche in piazza Ferretto a Mestre. Fino ad un anno fa, infatti, lavorava alla filiale dell'istituto bancario di piazza Ferretto e frequentava i locali del centro. «Veniva qui con le colleghe - racconta una ragazza che sta dietro il bancone della pasticceria Bido - prendeva brioche e cappuccino. Era cortese, molto gentile, discreta. Poi non l'abbiamo più vista con frequenza. Di recente è tornata a venire ogni tanto, anche due settimane fa è passata di qua visto che stava facendo un giro in piazza». Bido non era l'unica pasticceria che frequentava. Si recava anche Al Duca, vicino all'omonimo negozio di vestiti: «Era cliente - spiega la titolare - la ricordiamo». Si sa però come sono queste cose, difficile andare solo in un locale.  Per un anno poi aveva lavorato alla filiale di piazza dei Signori a Treviso, mentre a Preganziol dove si era recata solo da tre giorni, non aveva fatto a tempo a diventare habitué di nessuna pasticceria. (m.a.)