Luca Pagano è in pista Parte il suo “Coin Flip”

Il “Fair Play” in Fonderia ha già aperto i battenti, forzando i tempi come si spiega nel pezzo qui sopra: sui tavoli verdi si gioca da circa due settimane. Ma ora anche altre sale sono pronte a ospitare i giocatori di poker Texas hold’em. Sale che durante questo lungo periodo di proibizionismo sono rimaste “dormienti”. La più grossa è il Coin Flip di Strada Ovest dei Pagano, padre Claudio e figlio Luca, quest’ultimo volto noto e giocatore professionista. «Aspettiamo qualche settimana per avere il via libera definitivo, poi partiamo anche noi», spiega Luca. Finalmente, perché la sala è nata proprio per il poker, è stata inaugurata a fine 2011 e da allora è rimasta praticamente in stand-by, con slot machines e altri giochi ma niente poker proprio a causa del divieto della Questura. «Non forziamo i tempi, vogliamo fare le cose fatte bene», spiega Luca Pagano. Che ammette: «L’impossibilità di pagare premi in denaro forse frenerà un po’ i giocatori, ma il vantaggio è che sarà tutto legale e alla luce del sole. E i premi saranno comunque interessanti, come le iscrizioni ai tornei del nostro circuito professionistico».
La mappa del gioco è pronta per essere aggiornata: ci sono il Tomcat di Oderzo, il New Biliard di Montebelluna, il Montecarlo di Conegliano. In zona Treviso è pronta a tornare ad attirare giocatori anche un’altra sala che negli anni pre-embargo era diventata una piccola mecca dei pokeristi, il Master Club di via Fontane. Sul sito del locale campeggia il volantino che presenta l’iscrizione a un torneo: freezeout, stack da 12.000, livelli da 25 minuti. Data del torneo: sabato 31 ottobre 2009. È ancora lì, a simboleggiare questi quattro anni e mezzo di nulla forzato. Presto potrebbe lasciare spazio a un altro volantino di apertura iscrizioni, stavolta con una data “fresca”. (f.p.)
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