L’Sms che chiede i codici bancari. Nuovo boom di truffe a Treviso

TREVISO. Un sms, arrivato proprio dal numero della banca, o addirittura dal contatto che invia i codici di sicurezza per confermare le operazioni di home banking. È in questa forma che nelle ultime settimane è stato condotto un nuovo attacco ai conti correnti dei trevigiani. Da alcune settimane i pirati informatici hanno messo nel mirino i clienti del gruppo Intesa San Paolo, cercando di carpire i codici di sicurezza e rubare denaro dai conti correnti. È il cosiddetto phishing, la truffa informatica che mira a scoprire dati e codici segreti dei correntisti.
Da Intesa chiariscono che «non si tratta di intrusioni ai sistemi informatici della banca, ma di truffe che avvengono attraverso il telefono dei privati», e consigliano a chiunque ricevesse sms e messaggi sospetti di «consultare la parte del sito dedicata a come prevenire le truffe informatiche». Il phishing è un problema sempre più frequente in cui ogni trevigiano può rischiare di cadere. Ma le modalità utilizzate nell’attacco degli ultimi giorni rischiano di trarre in inganno chiunque. Sul cellulare arriva un sms da “IntesaSP”, ovvero, apparentemente, lo stesso contatto che manda le conferme per appuntamenti o comunicazioni dalle filiali. «Per motivi di sicurezza il tuo C/C è stato temporaneamente limitato. Per ulteriori informazioni, visita…» con l’indicazione di un sito che sembra identico a quello di Intesa San Paolo.
Un messaggio senza errori grammaticali, e in una forma quasi ineccepibile, ad eccezione di quel “tuo C/C”, quando solitamente nelle comunicazioni la banca usa dare del “lei” al cliente. Cliccando al link però si viene dirottati ad un sito che sembra quello di Banca Intesa e che chiede di inserire le proprie credenziali. Una volta inseriti i numeri il gioco – o meglio la truffa – è fatta. Il pirata informatico a quel punto può avere accesso al conto corrente, e farci ciò che vuole. Solitamente preleva cifre di poco conto, nel tentativo di non far notare la propria azione, e quindi agire a lungo in altri conti correnti prima di venire scoperto.
Stessa truffa, altra modalità. Questa volta l’sms arriva da “Gruppo ISP”, ovvero il numero che invia anche i codici O-Key per confermare le operazioni di home banking: «Gentile cliente, l’accesso al suo conto è stato limitato. Sblocchi la sua utenza alla seguente: Distinti saluti, Intesa San Paolo». In questo caso qualche errore grammaticale induce il sospetto che si tratti di una truffa. Pochi mesi fa altro copione, addirittura in diretta telefonica. La chiamata arriva sempre dallo stesso numero che invia i codici di sicurezza. Dall’altra parte della linea il truffatore saluta il cliente – senza però chiamarlo per nome – e gli riferisce che la banca ha registrato un movimento anomalo del conto corrente in una qualche parte del mondo. A quel punto il sedicente impiegato di banca consiglia al correntista di bloccare immediatamente la carta di credito e chiede i codici. –
Federico Cipolla
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