Los Roques, un sos a Letta: «Rivogliamo i nostri cari»

PONZANO. «Riportiamoli a casa». È lo slogan che ha guidato sei anni di battaglie da parte delle famiglie Durante e Guernieri per sapere il destino dei propri cari, Paolo Durante, la moglie Bruna Guernieri e le piccole Emma Viola e Sofia, scomparsi nei mari di Los Roques, in Venezuela, il 4 gennaio 2008. Ancora oggi “Riportiamoli a casa” è il motore che anima le due famiglie, tanto più che l’obiettivo sembrava ben più vicino quando, il 20 giugno 2013, il piccolo aereo da turismo su cui viaggiava la famiglia di Ponzano era stato individuato a 970 metri di profondità. Da allora, però, solo silenzio. «Capiamo le difficoltà tecniche dell’operazione di recupero e che il Venezuela è un Paese politicamente instabile. Ma noi non ci stancheremo di chiedere al Governo italiano di riportare a casa Paolo, Bruna, Emma Viola e Sofia»: l’appello è di Silvia Guernieri, sorella di Bruna, ed è stato lanciato ieri da Paderno, in occasione della cerimonia di consegna delle borse di studio in memoria delle due piccole Durante. «La nostra paura è che il Governo si possa accontentare che l’aereo è stato individuato», ha continuato Silvia Guernieri, «nessuno ha avuto finora il coraggio di dirci che non faranno più niente. Noi non vorremmo mai sentirci dire una cosa del genere. Ma se così fosse, sapremo di dover gettare una rosa nel mare del Venezuela».
Ieri al palazzetto dell’oratorio c’erano oltre cinquecento persone, la maggior parte bimbi e ragazzini delle elementari e delle medie dell’Istituto comprensivo di Ponzano, ma anche genitori e cittadini. La cerimonia è stata istituita da qualche anno dalla famiglia Guernieri che mette a disposizione i fondi per le borse di studio. I riconoscimenti sono stati assegnati a Veronica Botter, Davide Albumina, Emma Michelan, Elisa De Marchi, Davide Martinelli e Achara Nonni, tutti studenti di prima media premiati per il profitto e il merito. È stata proprio Silvia Guernieri, assieme al dirigente scolastico Sandra Messina, a consegnare gli assegni ai ragazzi più meritevoli. In prima fila, i componenti della famiglia Guernieri, tra cui il combattivo Romolo, papà di Bruna, con la moglie Paola Fontana e l’altro figlio, Davide. E poi una rappresentanza della famiglia Durante e le autorità. Per la Regione c’era l’assessore Renato Chisso che ha ricordato come la speranza di riportare a casa i Durante non debba mai sopirsi. E poi l’assessore provinciale Paolo Speranzon che ha lanciato un monito: «Le istituzioni italiane pretendano di identificare eventuali corpi nell’aereo, bisogna tutelare la memoria e la dignità dei nostri concittadini». Sul palco anche Claudio Niero, sindaco all’epoca dei fatti, e Gilda Milani, presidente di Penelope Veneto, l’associazione dei familiari degli scomparsi. In platea, l’assessore del Comune Simonetta De Marchi e Michele Celeghin, sindaco di Noale, paese dei Guernieri. A ricordare Paolo, Bruna, Emma Viola e Sofia ci hanno pensato gli studenti. Con poesie, balli, e il brano “Gabriel’s Oboe” di Morricone mimato dai bimbi della quinta di Paderno che si atteggiavano a mo’ di orchestrali, ma anche con i palloncini e le foto delle vacanze felici della famiglia che ora riposa sul fondo del Mar dei Caraibi.
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