L’operazione all’anca finisce in tribunale Chiesti 100mila euro

Lunga riabilitazione per un imprevisto durante l’intervento Causa all’ospedale di Castelfranco per il maxi-risarcimento
Di Davide Nordio
26/10/07 Castelfranco Veneto. Ospedale ultimato..©JŸrgen Panajotti
26/10/07 Castelfranco Veneto. Ospedale ultimato..©JŸrgen Panajotti

CASTELFRANCO. Non lo avvertono che l'operazione all'anca ha avuto un imprevisto, costringendolo ad una lunga e dolorosa riabilitazione: ora chiede 100mila euro di risarcimento all'Usl 8. La causa che verrà discussa prossimamente nel Tribunale di Treviso vede come protagonista un paziente di 76 anni, Armando Tamanini. La vicenda risale al 2005 quando l'uomo decide di risolvere definitivamente i problemi dovuti all'impianto di una protesi all'anca destra: si tratta di togliere e reimpiantare lo stelo, ovvero la parte che viene fissata all'interno dell'osso. Era stato già operato diverse volte nel 1990, nel 1993 e nel 1995: il problema era lo scollamento della protesi. La scelta del paziente cade sull'ospedale di Castelfranco dove lo opera il primario di Chirurgia ortopedica Ruggero Bisson di cui ben conosce la professionalità. Ma nel corso dell'operazione qualcosa va storto: si spezza la fresa con cui doveva essere asportato il cemento che fissa la protesi. A questo punto il chirurgo è costretto ad aprire una "finestra" sull'osso per recuperare il pezzo rotto. Una inconveniente tecnico che può accadere e che è stato debitamente registrato nella cartella clinica del paziente. Ma nessuno si premura di avvertirlo di quanto è successo mentre era sotto i ferri, neppure al momento della dimissione quando, come programmato viene portato in ambulanza alla clinica Villa Rosa a Pergine, in Trentino, per la riabilitazione. Ed è qui che , purtroppo, scoprirà a proprie spese quell'inconveniente quando vede che la terapia anziché portargli la guarigione gli procura fortissimi dolori. I medici della clinica trentina non sanno spiegarsene l'origine: la riabilitazione prevista è quella adeguata ad un intervento di sostituzione allo stelo, non dovrebbero esserci complicazioni se in sala operatoria tutto è andato come previsto. La risposta arriva dallo stesso Tamanini, dopo essersi procurato la cartella medica. Qualche anno dopo il 76enne decide di chiedere un risarcimento per il danno subito, assistito dall'avvocato Sabina Zullo del foro di Trento: è arrivata la quantificazione del danno in centomila euro.

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