L’operaio che aveva trovato l’amore a Mansuè
Cristian Pomatariu era nato 38 anni fa nella città di Dorohoi in Romania, al confine con la Moldavia. Dopo aver completato gli studi era arrivato in Italia. Poco più che ventenne si era trasferito a Milano, dove aveva vissuto per circa quattro anni, facendo lavori diversi. La presenza della sorella e di alcuni amici che già abitavano a Mansuè, lo avevano convinto a lasciare la metropoli lombarda per la Marca. Nel 2004 era quindi giunto a Mansuè dove aveva trovato lavoro alla Friul Intagli, nella sede produttiva di Puja di Prata.
L’anno dopo aveva sposato Mihaela, di sei anni più giovane, con una cerimonia svoltasi a Pordenone. La coppia, che abita in un appartamento in via Naibo a Basalghelle, aveva poi coronato l’unione con l’arrivo di tre bambini: due femminucce di 8 e 3 anni e un maschietto di 5 anni. Mihaela non lavora a tempo pieno, ma si dedica ai figli e occasionalmente fa lavori saltuari. In questi mesi Mihaela lavorava come cameriera in un locale opitergino e i genitori di Cristian erano giunti dalla Romania per aiutarli con i bambini.
Ben integrati a Mansuè, Cristian e Mihaela erano una famiglia solida, felice, senza problemi. Entrambi molto credenti, erano da sempre molto attivi all’interno della chiesa evangelica pentecostale rumena situata a Mansuè in via Boschè. Cristian si occupava in particolare dell’evangelizzazione dei giovani e di aiutare i ragazzi caduti nei circoli delle dipendenze, oltre a far parte del gruppo degli insegnanti della chiesa. Mihaela fa invece parte del gruppo che si dedica all’insegnamento dei fondamenti religiosi ai bambini.
Per tutti Cristian era un bravo ragazzo, di carattere tranquillo, con tanta voglia di vivere e sempre disponibile con tutti. La comunità rumena si è immediatamente riunita attorno a Mihaela che dalla tragedia non è rimasta sola un attimo. Tutti cercano di rendersi utili e di consolarla in questo tragico momento. La comunità della chiesa pentecostale intende organizzare un momento di preghiera non appena giungerà il nullaosta dalla procura di Treviso, presumibilmente tra giovedì e venerdì. La salma poi partirà per la Romania. (c.st.)
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